Altagamma. Il lusso non è più una certezza, chiude il 2024 con il segno meno
Le griffe hanno conquistato negli ultimi anni molti dei negozi in Galleria Vittorio Emanuele a Milano
Anche il lusso "piange" in un 2024 dai consumi stagnanti. Il mercato globale dell’”alto di gamma” - ambito che spazia dall’abbigliamento alle auto, dai gioielli agli alberghi, dal design all’alimentare che vale il 7,4% del Pil italiano -, chiuderà l'anno con una lieve flessione (-2%) della spesa stimata in 1478 miliardi di euro. Una contrazione che arriva dopo un rimbalzo considerevole post-Covid e dopo i risultati record del 2023. In controtendenza il lusso esperienziale e il benessere che crescono del 5%, mentre si allarga la forbice tra i consumi di altissima fascia e quelli "aspirazionali" con 50 milioni di consumatori persi in due anni, e fra questi molti giovani, che non possono più permettersi di acquistare prodotti di un certo tipo. Nel 2025 però ci sarà un'inversione di tendenza con una ripresa moderata pari al 3%.
Sono questi i dati fondamentali del 23esimo Osservatorio Altagamma, realtà che riunisce 119 brand italiani, presentati oggi a Milano. “Prevediamo per il 2025 una moderata ripresa guidata dalle esperienze (ospitalità, fine dining, wellness), dai mercati più solidi come Europa e America e dalle positive performance di gioielli e cosmesi. Sarà fondamentale lavorare in modo coeso, a livello italiano ed europeo, per proteggere le nostre imprese dai rischi del crescente protezionismo internazionale” ha sottolineato il presidente Matteo Lunelli.
Il mercato dei beni di lusso personali nel 2024 ha registrato un giro d’affari di circa 363 miliardi di euro (sei in meno rispetto al 2023). Beauty, gioielli e occhiali i prodotti più ricercati. Il difficile contesto geopolitico ed economico attuale ha influito su tutti i mercati ma in particolare su quello asiatico con una contrazione in Cina, in parte controbilanciata da un’ottima performance del Giappone.
Nel 2025 si stima una crescita trainata dal mercato americano, in attesa di capire come agirà Trump sul delicato fronte dei dazi, che farà segnare un discreto +3,5%. Il Medio Oriente crescerà del 5%, più caute le previsioni per la Cina (3%) e l’Europa (2%). I cinesi saranno sostituiti dagli americani nel ruolo di "migliori acquirenti".
Cosmesi, gioielli (in quanto bene rifugio) e attività esperienziali (viaggi, ristorazione) saranno i mercati più dinamici. In crescita il mercato del second-hand con una forte spinta su gioielli e pelletteria vintage. Per quanto riguarda i canali di vendita stabile l’on-line mentre crescono gli acquisti negli outlet che rappresentano il principale punto di accesso al mercato del lusso con i consumatori in fuga dai negozi full-price. Infine i mercati emergenti: da qui al 203 si stimano 50 milioni di consumatori di lusso in più provenienti da America Latina, India, Sud-Est asiatico e Africa.