Il ritorno. Alpine scommette sull'Italia e sul futuro green
La Alpine A110
Quella che sembrava una scommessa non facile, si è tramutata in un successo. Soprattutto in Francia dove Alpine è l’icona sportiva per eccellenza: in cinque anni, da quando al Salone di Ginevra 2017 Renault decise di rilanciare il suo storico marchio, le vendite sono costantemente aumentate. Nel 2021, il brand ha piazzato 2.659 esemplari, facendo un passo avanti rilevante sul mercato interno (+117%) e mostrando una salita in tutti i paesi europei. Italia inclusa, dove è cresciuta del 79%.
La A110, l’auto del rilancio, è già stata rinnovata e la Casa francese sta lavorando intensamente al prossimo step, fondamentale: tre nuovi modelli a zero emissioni (una berlina di segmento B, una crossover ed una sportiva coupé, realizzata in collaborazione con Lotus) con il primo destinato a vedersi nel 2024. La nuova gamma, denominata ‘Dream Garage’, non escluderà la A110 la cui permanenza in gamma è stata confermata da Cristina Falenza, Alpine Territory Manager per l’Italia. La visione futura è rappresentata in primis dalla concept A4810, hypercar ad idrogeno realizzata dagli studenti dello IED di Torino, che è stata presentata all’Alpine Center di Milano, in viale Certosa. Un esercizio di stile, senza l’obiettivo di trasformarla successivamente in versione di serie: biposto, con un’alternanza tra spazi pieni e vuoti, e caratteristiche aerodinamiche legate alla Formula 1. Il nome della concept car è esattamente l’altezza in metri del Monte Bianco, pensato come un ponte tra Italia e Francia, quindi tra IED ed Alpine.
La Casa peraltro è molto orgogliosa del suo passato e l’heritage è un elemento fondamentale: quindi eventi per i proprietari di Alpine, ma anche con la partecipazione ai raduni quali Auto e Moto d’Epoca di Padova o Milano Autoclassica, che quest’anno si terranno rispettivamente ad ottobre ed a novembre. Tornando così negli slot originali, dopo i cambiamenti degli ultimi due anni. Fondamentale per la crescita è anche il rapporto con il cliente e con chi è interessato a diventarlo. Così sta crescendo la rete di concessionari in tutto il mondo, giunti a quota 150, di cui 130 in Europa. L’Italia era partita con i due Alpine Center di Milano e Roma, ora sono diventati sei, con l’aggiunta degli store a Udine, Firenze, Caserta e Bari. Non mancherano una serie di experience, in pista ed in strada, per far guidare i modelli del marchio, anche con istruttori professionisti. Quanto al Motorsport, oltre alla F.1 e al World Endurance Championship, si ragiona sui rally, dove la casa ha ottenuto storici successi nel passato ma si attendono le nuove regole.