Buone pratiche. L'alleanza strategica che crea lavoro
Le due neolaureate assunte
Storytelling aziendale, comunicazione della sostenibilità, gamification e blockchain. Sono alcune delle linee guida del progetto di Comunicazione dell’innovazione realizzato da un team di studenti del corso di Laurea in Comunicazione pubblica e d’impresa dell’Università Suor Orsola Benincasa per il potenziamento del sito web del Dac, il Distretto aerospaziale della Campania, che aggrega dal 2012 ben 145 soggetti, tra cui 23 grandi imprese, 19 tra Centri di Ricerca e Università e 90 pmi.
«La collaborazione tra Università Suor Orsola Benincasa e il Distretto aerospaziale della Campania, che procede ormai da quasi due anni, ha un significato strategico importantissimo per la Regione Campania - evidenzia Lucio d’Alessandro, rettore del Suor Orsola - perché rappresenta un esempio concreto e fattivo della capacità del territorio di creare sinergie produttive tra i suoi grandi poli della ricerca e della formazione e le principali realtà imprenditoriali».
Eugenia Bellomia, Andrea Campili, Adriana Delle Donne, Giovanni Gizzi, Dora Lombardo, Anita Odierna, Alessia Pauciullo e Fabiana Scala sono gli otto studenti del team di lavoro, guidato da Alessandra Storlazzi nell’ambito delle attività didattiche del corso di Strategia e comunicazione d’impresa, che hanno realizzato un impegnativo lavoro di analisi sul sito web del Dac che in oltre 100 pagine passa in rassegna gli aspetti visuali, la strategia del brand (mission, vision, valori, territorialità), i requisiti tecnici (come usabilità, fruibilità e indicizzazione), i touch-point, i contenuti riguardanti la governance e la struttura, la valorizzazione e comunicazione dei processi di innovazione.
Lo studio parte dall’esame del posizionamento del Dac nel sistema economico della Regione Campania, contesto in cui la filiera produttiva aerospaziale, come sottolinea il presidente del Distretto Luigi Carrino, «riveste un ruolo di primissimo piano, rappresentando un elemento di sviluppo del territorio sia in termini di presenza industriale, sia per l’elevato contenuto delle conoscenze tecnologiche richieste dai processi produttivi». Ai grandi operatori del settore si affianca, infatti, in Campania un tessuto di piccole e medie aziende subfornitrici in grado di utilizzare le tecnologie, implementare i processi produttivi, garantire gli standard tecnici di qualità e di precisione richiesti dall’industria aerospaziale. Le aziende che fanno grande il Distretto aerospaziale campano, in gran parte non si sono fermate nemmeno in fase di emergenza pandemica. Ed è infatti durante il periodo di confinamento che è arrivato a conclusione il lavoro di analisi del sito web del Dac e del suo processo di comunicazione, effettuato dagli otto laureandi del Suor Orsola. Un lavoro che ha posto in evidenza l’obiettivo di fare leva sull’eccellenza del distretto aerospaziale anche grazie all’introduzione di nuovi canali e modalità di comunicazione.
«La comunicazione dell’innovazione - spiega la professoressa Storlazzi, che è anche direttore del Servizio di Job Placement dell’Università Suor Orsola - è tanto importante quanto l’innovazione stessa e infatti si definisce innovatore colui che riesce a tradurre le idee in fatti concreti e chi soprattutto riesce a comunicarle all’esterno. E con il suo corso di laurea magistrale in Comunicazione Pubblica e d’Impresa, da molti anni ormai il Suor Orsola fornisce una formazione avanzata nella teoria e nelle tecniche di comunicazione delle aziende e delle istituzioni pubbliche e sociali ed una conoscenza delle dinamiche tra sistemi della comunicazione, nuovi media e soggetti economici, sociali e politici».
Il progetto di collaborazione tra l’Università Suor Orsola Benincasa ed un distretto d’aziende così ampio ed importante come il DAC è stato anche un esempio virtuoso di come la formazione on the job dei giovani universitari rappresenti spesso la porta principale per l’ingresso nel mondo del lavoro perché li mette alla prova sul campo sotto gli occhi dei dirigenti e dei manager delle imprese. Al termine del progetto due delle studentesse (Fabiana Scala e Alessia Pauciullo) del team di lavoro del Suor Orsola, nel frattempo neo laureate, hanno subito trovato un accordo con la Tecno In Geosolutions, una delle più importanti aziende italiane nel settore dei servizi integrati di geologia, ingegneria e osservazione della terra con applicazioni satellitari e aeree, per il loro primo ingresso nel mondo del lavoro. «Evidentemente la scommessa di comunicare al meglio l’innovazione è un obiettivo che vogliono giustamente perseguire molte aziende», chiosa il presidente del Dac, Luigi Carrino.
Secondo i dati del rapporto AlmaLaurea la laurea al Suor Orsola è più efficace dell’11,5% rispetto alla media nazionale. Inoltre il 94% dei laureati è soddisfatto di docenti e strutture e si registra il 14% di fuori corso in meno rispetto al dato nazionale. «Ancora una volta ci sono dati concreti che dimostrano come la buona formazione e l’interconnessione virtuosa con il mondo delle aziende possano portare a risultati occupazionali importanti anche nel Mezzogiorno». Così Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, commenta i dati XXII Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati realizzato annualmente da AlmaLaurea, lo storico Consorzio Interuniversitario che raggruppa 76 Atenei italiani.
Il valore aggiunto della laurea all’Università Suor Orsola Benincasa secondo il rapporto AlmaLaurea risiede nella sua efficacia, ossia nella combinazione tra la richiesta di una laurea specifica per l’esercizio del lavoro svolto e l’utilizzo, nel lavoro, delle competenze apprese all’Università. Per il 73% dei laureati al Suor Orsola il titolo conseguito già ad un anno dalla laurea si è rivelato molto efficace per il lavoro svolto. Un dato superiore del 11,5% a quello nazionale (61,5%) e quasi del 14% rispetto a quello campano (59,3%).
«Il dato sull’efficacia del titolo di studio - spiega il manager didattico Natascia Villani - trova le sue fondamenta innanzitutto nell’impostazione metodologica dei nostri percorsi didattici, che sono progettati insieme con le aziende del territorio per individuare già ex ante le esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione come, ad esempio, è successo negli ultimi anni per settori in espansione come la green economy e la comunicazione multimediale». Ma soprattutto, come evidenzia la Villani, «al Suor Orsola c’è una spiccata vocazione pratica e professionalizzante di tutti i percorsi formativi nei quali all’interno del corpo docente c’è spazio per i manager e i professionisti del settore e sin dal primo anno gli studenti maturano esperienze on the job all’interno delle aziende». Un elemento quest’ultimo evidenziato anche da un altro dato del Rapporto Almalaurea 2020: durante il corso di studi il 78,3% dei laureati al Suor Orsola ha svolto tirocini professionali e il 70,3% ha sperimentato un’attività lavorativa. Due dati che sono superiori del 19% e del 5% rispetto alla media nazionale.
L’efficacia del sistema formativo del Suor Orsola emerge in maniera molto netta anche nella sezione del rapporto AlmaLaurea dedicata alla regolarità del corso di studi. Il 69,7% dei laureati dell’Università Suor Orsola Benincasa termina l’università in corso. Un dato notevolmente migliore della media nazionale (55,7%) e della media campana (45%). Un dato che si spiega con un sistema formativo che ha scelto per quasi tutti i suoi corsi di laurea numeri programmati (mediamente sui 200 studenti per corso) anche laddove non sono imposti dal Ministero. Una situazione ideale per un rapporto diretto docente-studente che consente anche un tutoraggio individualizzato di ciascuno studente sia durante il percorso di studi sia durante l’accompagnamento post laurea nella ricerca del lavoro. «Il dato sulla regolarità del percorso di studi è tra quelli che ci da maggiore soddisfazione - sottolinea d’Alessandro - perché laurearsi nei tempi consente ai nostri studenti di anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro e soprattutto comporta anche un notevole vantaggio economico per le loro famiglie in termini di costi di tasse universitarie».
E in particolare i risultati dell’impegno capillare dell’Ufficio di Job Placement del Suor Orsola si consolidano nel tempo. A cinque anni dalla laurea il dato dell’efficacia della laurea arriva quasi all’80% e accresce il divario con quello nazionale di ben 14 punti percentuali.
E l’efficacia del “modello Suor Orsola” è riconosciuta praticamente dalla totalità dei suoi laureati. Nella sezione del Rapporto AlmaLaurea dedicata alla “Valutazione dell’esperienza universitaria” ben il 94,5% dei laureati al Suor Orsola si dichiara infatti soddisfatto della propria esperienza formativa. Un dato superiore del 13% rispetto alla media delle altre Università della Campania.
Per altro la soddisfazione degli studenti riguarda in egual misura tutte le voci analizzate: dal rapporto con i docenti (94,8%) alle aule (93,4%). Tanto che l’81,7% dei laureati al Suor Orsola si iscriverebbe nuovamente nello stesso Ateneo.