Covid 19. Allarme rosso per l'economia globale
La mappa dei paesi Ocse
Allarme rosso per l’economia mondiale: a segnalarlo sono diversi parametri diffusi nella giornata di ieri. Il superindice anticipatore dell'Ocse ha accusato a marzo il maggiore calo mai registrato dalle principali economie. Un brusco rallentamento che è in linea con il considerevole shock economico causato dalla pandemia di Covid 19 e il suo immediato impatto sulla produzione, sui consumi e sulla fiducia sulla scia delle misure di lockdown. L'indicatore è crollato in un solo mese di 0,8 punti (di solito le variazioni sono dell’ordine dello 0,1%) al 98,8 per l'insieme dei 36 Paesi industrializzati membri dell'Ocse, di 1,16 punti per l'area euro al 98,2 e di 0,9 punti al 98,6 per il G7. Più contenuta la flessione per i cinque principali Paesi asiatici (-0,27 al 99). Tra le maggiori economie avanzate, la Germania registra la contrazione mensile più ampia, seguita dal Regno Unito e dall'Italia (-1,37 a 98,1).
Un drastico calo si avrà, secondo l’Organizzazione mondiale del Commercio, negli scambi commerciali mondiali che caleranno fra il 13% e il 32% nel 2020, a fronte di un pil che si contrarrà fra il 2,5% e l'8,8%. Il crollo degli scambi nel 2002 sarà maggiore di quello del 2008-2009. «La crisi del commercio mondiale causata da coronavirus non deve tradursi in un rovesciamento della globalizzazione: portare la produzione in casa, all'interno dei proprio confini, sarebbe la risposta sbagliata» ha detto il direttore generale della Wto, Roberto Azevedo. Goldman Sachs aggiorna le sue stime sull'area euro a causa degli impatti del Coronavirus. Nell'European Daily prevede un Pil europeo a -9% quest'anno e +7,8% nel 2021. Per L'Italia indica un -11,6% e un rimbalzo l'anno prossimo a +7,9%. Per la Francia la stima è un -7,4% (+6,4 nel 2021), mentre per la Germania è -8,9% (+8,5% l'anno prossimo) e per la Spagna -9,7% (+8,5% nel 2021). «Ci aspettiamo una forte contrazione della crescita europea ma l'incertezza sulle le nostre previsioni sono molto elevate data l'insolita tipologia e la magnitudo» dello choc, sottolinea Goldman Sachs che evidenzia come le sue previsioni dipendano da tre parametri: «il picco di attività, la durata delle severe misure di contenimento e la velocità del successivo rimbalzo». Per Bankitalia la sospensione dell'attività economica «inciderà significativamente» sulla capacità delle famiglie europee di fare fronte autonomamente alle proprie esigenze economiche nelle settimane a venire.
Secondo l’istituto tedesco Ifo l'economia del Paese si contrarrà del 4,2% quest'anno. Per il prossimo anno è prevista invece una ripresa e una crescita del 5,8%. Nel secondo trimestre il Pil crollerà del 9,8% a causa della chiusura degli stabilimenti: si tratta del calo più significativo mai registrato in Germania dal 1970. Il Pil francese, secondo la stima della Banca di Francia, nel primo trimestre dell'anno ha registrato un crollo del 6%, il peggiore dalla seconda guerra mondiale.