Alitalia. Proroga di sei mesi per la vendita per mancanza di governo
Consiglio dei ministri sulla vendita Alitalia con un nuovo slittamento dei termini per via dell'incertezza politica. "Ci sarà una proroga del prestito. Gli interlocutori che abbiamo non sono disponibili ad andare avanti prima che ci sia il nuovo governo" ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda a Circo Massimo, su Radio Capital. Dal punto di vista della cassa "non ci sono problemi" ha sottolineato. Sul fronte degli acquirenti, spiega ancora il ministro, la situazione è congelata, "aspettano di capire - spiega - vogliono vedere il nuovo governo, capire come evolve".
Intanto Lufthansa spiega di essere interessata ad una eventuale acquisizione di Alitalia solo se la ex compagnia di bandiera italiana sarà profondamente ristrutturata. Lo ha detto il direttore finanziario del vettore tedesco, Ulrik Svensson, secondo quanto riporta il sito di Reuters. "Nella situazione in cui Alitalia sembra oggi per noi non c'è assolutamente alcun interesse", ha affermato Svensson, passando la palla all'Italia. Il capo delle finanze di Lufthansa ha spiegato di aver presentato all'inizio di questo mese di aver presentato una documentazione per esporre le proprie idee per una "nuova" Alitalia.
Il decreto legge per posticipare i termini per la negoziazione in esclusiva con il potenziale acquirente e per il rimborso del prestito ponte, è stato presentato due giorni fa. Lunedì 30 aprile scade infatti il termine per la vendita. La proroga, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi sempre da Calenda, dovrebbe essere di sei mesi per la procedura di vendita e fino a fine anno per il rimborso del prestito. È la seconda volta che il Governo procede con una proroga delle scadenze per l'Alitalia, arrivata al giro di boa di un anno dall'avvio dell'amministrazione straordinaria (il 2 maggio 2017): già nell'ottobre scorso, infatti, attraverso il dl Fisco, si è deciso di far slittare i tempi per il completamento delle procedure di vendita (dal 5 novembre al 30 aprile 2018) e per larestituzione del prestito (dai primi di novembre al 30 settembre 2018).
La nuova proroga si è resa necessaria per permettere ai commissari straordinari di approfondire il negoziato con i tre offerenti in campo (Lufthansa da una parte, EasyJet insieme a Cerberus, Delta e AirFrance dall'altra e ancora Wizzair) e soprattutto per dare tempo a chi formerà il governo di vedere le carte sul tavolo e dire la propria sul dossier.
Sul prestito ponte di complessivi 900 milioni concessi dallo Stato ad Alitalia (600 a maggio scorso più altri 300 ad ottobre) si è mossa l'Unione europea, che lunedì ha aperto un'indagine approfondita per valutare se si tratti di un aiuto di Stato illegale oppure se sia compatibile con le regole Ue. Il primo dei dubbi sollevati dalla Ue riguarda la durata del prestito, "che va da maggio 2017 fino almeno a dicembre 2018" scrive l'Europa, confermando di fatto la proroga che sta per essere formalizzata -, superando la durata massima di sei mesi prevista dagli orientamenti per i prestiti di salvataggio. Il secondo timore è relativo alla cifra degli aiuti, che potrebbero non essere limitati "al minimo necessario".
Sul fronte del lavoro, dopo l'accordo sulla nuova cigs, che dal primo maggio coinvolgerà per sei mesi 1.480 dipendenti, ora tocca al rinnovo del contratto in scadenza il 30 aprile: su questo è in programma in Assaereo un incontro tra Alitalia e sindacati.