Economia

TRASPORTI. Alitalia: decollo fra le proteste

martedì 13 gennaio 2009
Nuovi disagi per il traffico aereo di Linate e Malpensa, nel giorno del debutto della nuova Alitalia, a causa di una manifestazione dei lavoratori contrari all'accordo della compagnia con Air France. I lavoratori dei due scali hanno protestato tutta la mattina per il mancato accordo della nuova Alitalia con la tedesca Lufthansa, che secondo loro sarebbe stata più favorevole all'operatività degli scali milanesi. Solo ora la situazione sembra essere tornata alla normalità.Parlando stamani alla trasmissione "Panorma del giorno", il presidente di Alitalia Roberto Colaninno ha detto di ritinere che «queste siano le ultime manifestazioni che riguardano una minima parte ancora dei problemi che abbiamo dovuto affrontare dal punto di vista sindacale». «Questa operazione devo dire è un'operazione estremamente complicata, difficile e che è stata realizzata in tempi record . Noi abbiamo cominciato a lavorare su Alitalia in modo concreto da settembre, oggi siamo al 13 gennaio, il servizio non è mai stato interrotto, abbiamo fatto un grande accordo internazionale, abbiamo raggiunto i nostri obbiettivi operativi».Il decollo della Nuova Alitalia era ufficialmente scattato stamattina alle 6.10 quando dall'aeroporto di Milano Malpensa è partito in perfetto orario il volo AZ-676 per San Paolo del Brasile.e alla stessa ora partiva da Palermo il primo volo nazionale per Roma Fiumicino.E Lufthansa promette battaglia sugli slot. Per Lufthansa la partita su Alitalia, però, non è finita con l'ingresso di Air France con una quota del 25 per cento del capitale. La compagnia tedesca non si dà per vinta e già promette altri round, in particolare per quanto riguarda la concessione degli slot per il traffico aereo interno, come ha dichiarato alle agenzie di stampa la portavoce Claudia Lange. «Chiederemo un chiarimento degli effetti derivanti dalla decisione di far entrare Air France nel capitale della nuova Alitalia per quanto riguarda il traffico aereo in Italia». Alla domanda se a dirimere la questione debbano essere chiamati il governo italiano o le autorità di Bruxelles preposte alla concorrenza, la portavoce si è limitata a rispondere che «su questo al momento non posso fornire indicazioni», ma non ha lasciato dubbi sul fatto che Lufthansa è fermamente decisa ad entrare sul mercato interno italiano. Quando le è stato chiesto se ciò debba essere interpretato come una richiesta di concessione di slot sulla tratta particolarmente lucrativa tra Roma e Milano, la portavoce ha così risposto: «Potete interpretarla in questo modo».