Federalimentare e Sistemi Formativi Confindustria, con il finanziamento di Fondimpresa, e il partenariato tecnico dell’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dell’Istat, hanno lanciato Taste - Tecniche per l’analisi dei consumi e lo sviluppo dell’internazionalizzazione - un progetto di formazione studiato per rispondere alle esigenze delle imprese dell’agroalimentare, soprattutto pmi. Le aziende del settore, infatti, più di altre, hanno bisogno di comprendere a fondo l’andamento dei consumi e le peculiarità dei comportamenti d’acquisto attraverso un’analisi delle dinamiche sui territori nazionali ed esteri. Il settore alimentare, prima filiera economica italiana e seconda industria manifatturiera del paese dopo quella metalmeccanica, con una stima di fatturato per il 2013 di 132 miliardi, un export di 27 miliardi e un saldo commerciale positivo di oltre 7 miliardi, trova nei temi del largo consumo e dell'internazionalizzazione due elementi fondamentali che ne caratterizzano obiettivi e identità.
Questo progetto nasce, perciò, allo scopo proprio di formare professionisti dotati di competenze tecniche multidisciplinari, manageriali e di business, commerciali, di marketing, di promozione e amministrazione, figure in grado di leggere e realizzare approfondite indagini di consumo attraverso cui valorizzare la produzione sul piano del commercio nazionale e internazionale. È stato sviluppato un percorso formativo mirato, un vero e proprio modello pilota, focalizzato sull’internazionalizzazione e le analisi di mercato, replicabile ed estendibile in futuro a tutte le principali categorie del made in Italy rappresentate in Confindustria dalle Federazioni di settore.Taste prevede 3.977 ore di formazione complessiva, coinvolge 800 lavoratori provenienti da 104 aziende in Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia e Campania, con la partecipazione di sette società di servizi del sistema Confindustria: Cisita Parma, Sipe – Servizi Industriali Pescara, Il Sestante, Centoform, Consvip, École e Federalimentare Servizi.
Il progetto è strutturato in tre macroaree di intervento: • Lo sviluppo delle competenze per l’avvio di processi di internazionalizzazione, con particolare attenzione alle pmi e un focus sui mercati extraeuropei più dinamici come l’Asia Mediorientale, l’Estremo Oriente e l’America Latina. Approfondendo anche i temi connessi ai processi di aggregazione attraverso le reti d’impresa, alle priorità di Expo 2015 e all’implementazione dell’utilizzo di piattaforme informatiche per la gestione dei processi aziendali.• La specializzazione nelle analisi di mercato, in termini di capacità di lettura degli indicatori di posizionamento dei prodotti e delle imprese nei mercati di riferimento, di studio dei modelli di consumo, di conoscenza degli strumenti di previsione degli andamenti di settore e di mercato, dei sistemi di distribuzione e delle modalità di approvvigionamento.• L’aggiornamento delle competenze in materia di gestione integrata qualità-ambiente-sicurezza, al fine di aumentare l’affidabilità dell’impresa in un’ottica di approccio alla grande distribuzione organizzata internazionale. "Sono anni ormai che l'export è la carta vincente del made in Italy alimentare - afferma Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentare - ma la sfida della competitività si gioca sempre più su mercati emergenti. Il progetto Taste punta a formare gli operatori del settore proprio a partire dall'internazionalizzazione, puntando sull'analisi dei nuovi mercati strategici. E si inserisce in un percorso che ha sempre visto l'industria alimentare in prima linea: dal 2007 i piani formativi promossi dal settore hanno coinvolto 15 regioni e 920 aziende, quasi 10mila lavoratori e circa 39mila ore di formazione erogate, per un totale di circa 1.600 corsi".
"Siamo lieti di partecipare al progetto Taste – ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti – perché la formazione è una variabile fondamentale per l’internazionalizzazione delle imprese e in un periodo di crisi come questo diventa ancora più strategica per acquisire competitività. Vorremmo veder moltiplicare iniziative analoghe nel campo dell’assistenza alle imprese e stiamo lavorando in questo senso con Federalimentare e Confindustria, a cui ci lega una forte attenzione alle esigenze di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese”."L'Istat - dichiara Tommaso Di Fonzo, direttore della Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche dell’Istat - ha di recente istituito la Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche, con l'obiettivo di rafforzare le competenze nell'utilizzazione degli strumenti statistici sia di chi è già esperto nelle metodologie quantitative sia di chi è consapevole che un uso maggiore dei dati e delle tecniche per interpretarli può sostenere la sua attività. È con questo spirito che partecipiamo all'iniziativa Taste per le imprese, convinti che la statistica possa essere un vantaggio competitivo per le aziende italiane. Statistica intesa non solo come metodologie statistiche per l'analisi e la previsione degli andamenti dei mercati, ma anche come informazioni statistiche per comprendere meglio i contesti di riferimento a livello nazionale e internazionale"."Questo piano – sottolinea Costanza Patti, amministratore delegato di Sistemi Formativi Confindustria – rappresenta un’importante novità tra i nostri progetti di formazione, perché si avvale del partenariato con l’Agenzia Ice e l’Istat mettendo così a disposizione delle imprese competenze tecniche di altissima specializzazione. Tale collaborazione rappresenta una parte rilevante dell’investimento che Confindustria sta facendo sui temi dell’internazionalizzazione per continuare a garantire competitività al nostro sistema produttivo, a partire dal settore agroalimentare".