L’Hotel Costazzurra Museum & Spa di Agrigento è il primo albergo che al suo interno ospita una collezione di autentici reperti archeologici. Si tratta di un modo di trasformare la cultura in un ritorno economico, ma è anche un
unicum che offre lo spunto per una profonda riflessione su dove stia andando il turismo, specie in Italia, dove il segmento culturale la fa da padrone.
Fabrizio La Gaipa, un passato da giornalista, albergatore di seconda generazione e presidente del locale consorzio turistico, è l’ideatore di questa iniziativa, la prima al mondo di questo genere. "Il turismo probabilmente oggi è il settore più interessante sia dal punto di vista economico che lavorativo. È molto variegato ed in continua evoluzione. La nascita di un vero museo archeologico all’interno del nostro hotel è solo uno degli aspetti di un processo straordinariamente ampio e che riguarda ogni ambito dell’ospitalità. In un’epoca nella quale reperire le informazioni non è più un problema, il viaggio diventa infatti più che mai la ricerca di esperienze non mediate. Per questo motivo l’
hotellerie come pure la ristorazione stanno tutte diventando sempre più territoriali e sempre più tendenti, ognuno secondo le proprie prerogative, all’eccellenza".Per questo motivo le competenze richieste al personale stanno diventando sempre più complesse. In particolare, se già da tempo la conoscenza delle lingue straniere (e non soltanto dell’inglese) era un requisito necessario per lavorare nel turismo, adesso è diventato importante essere in possesso di nozioni approfondite sul territorio e sulle sue risorse e opportunità. È quindi necessario conoscere le specialità enogastronomiche e le loro materie prima, i beni monumentali, paesaggistici ed archeologici, persino l’artigianato, gli artigiani e i personaggi locali.È così che per alcune figure professionali si aprono nuovi orizzonti. All’Hotel Costazzurra Museum Spa questo concetto raggiunge la propria compiutezza, dato che fra i collaboratori trovano spazio anche laureati in Conservazione dei Beni archeologici e guide turistiche. L’idea è di offrire un prodotto a 360 gradi. "Ovviamente - conclude La Gaipa - questo approccio pone delle sfide. Trovare per esempio una governante che sappia fare il proprio lavoro alla perfezione, parli almeno due lingue straniere e sappia disquisire di archeologia non è affatto semplice. Ma il futuro del turismo è questo. In quest’ottica, e quindi nel solco del turismo esperenziale d’eccellenza, abbiamo anche avviato progetti di alternanza scuola-lavoro e stage formativi in partenariato con istituti alberghieri di tutta Italia. Adeguarsi a queste nuove tendenze è molto impegnativo, ma i risultati sono eccellenti e i numeri ci premiano".