HousingAnywhere. Canoni degli affitti altalenanti: è l'effetto pandemia
Affitti per studenti e lavoratori fuori sede in netto calo per colpa della pandemia
Mercato immobiliare fluttuante per effetto della pandemia con i canoni degli affitti in calo nell’ultimo trimestre del 2020. Torino segna il calo più significativo, seguita da Milano, ma l’Italia è una delle destinazioni più gettonate dagli studenti internazionali che potrebbero rimovimentare il mercato degli affitti a medio termine.
HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti – con più di 8 milioni di utenti in 60 Paesi – ha pubblicato ieri il suo "International Rent Index" per il quarto trimestre del 2020. Se il terzo trimestre dello scorso anno mostrava il mercato degli affitti delle principali città europee in leggera ripresa, l'ultima ondata mondiale ha rimescolato nuovamente le carte e invertito la rotta. Per questa ricerca HousingAnywhere ha analizzato 125.776 annunci immobiliari disponibili sulla piattaforma tra ottobre 2019 e dicembre 2020.
La tendenza al ribasso è stata percepita anche in Italia. Nel quarto trimestre del 2020 è Torino ad aver registrato il calo dei prezzi degli affitti più significativo rispetto allo scorso anno: -11,7% per una stanza per una spesa mensile di 386€, -7,2% per i monolocali, per una media di 646€, e -8,7% per i bilocali, per un costo mensile di 805€.Milano si posiziona al secondo posto: i prezzi per le stanze singole hanno registrato un calo del -11,1%, per un canone medio mensile di 570€, i monolocali sono scesi del -3,1%, per un costo di 878€, e i bilocali del -3,4%, per una cifra media di 1,140€. Non se la cavano meglio nemmeno Roma e Firenze. Nella Capitale si è registrato una diminuzione dei prezzi del -9,1% per le stanze singole, -6,3% per i monolocali e -0,4% per i bilocali (rispettivamente 536€, 786€ e 1,110€), mentre a Firenze i canoni per le stanze singole sono scesi del -6,6%, per i monolocali del -5,3% e per i bilocali del -5% (per un costo rispettivo di 430€, 656€ e 936€).
«I mercati degli affitti continuano a risentire delle ripercussioni della pandemia globale, i giorni di incertezza non sono ancora alle nostre spalle purtroppo. La didattica a distanza e lo smart working hanno creato una scarsa - se non assente - domanda di affitto da parte di universitari e giovani lavoratori. Da ottobre in poi il costo delle locazioni è notevolmente diminuito, e chi non ha lasciato la propria casa ha comunque tentato di strappare uno sconto al proprietario di casa» ha dichiarato Djordy Seelmann, Ceo di HousingAnywhere.
Eppure, la situazione potrebbe velocemente cambiare una volta che i vaccini saranno disponibili su larga scala. La prevista ripresa dei mercati degli affitti durante il prossimo anno significherà anche il ripresentarsi del problema della carenza di alloggi. Inoltre, sembrerebbe proprio che gli studenti internazionali non stiano perdendo tempo ora che studiare all'estero sembra di nuovo fattibile. Come risultato delle leggi americane anti-immigrazione e della Brexit, le università europee stanno iniziando a riportare aumenti nelle iscrizioni. L'Italia sembra essere una grande attrattiva per gli studenti internazionali e, se si giocherà bene le sue carte, potrebbe avere grandi guadagni di mercato. Da un report BridgeU , il Bel Paese risulta essere la prima scelta come destinazione europea dei giovani studenti (+83%), seguita dalla Germania (+53%).