Adp. Gli italiani pensano di avere le competenze necessarie
Italiani soddisfatti del proprio lavoro
Il 95% degli italiani è sicuro di possedere le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro. I numeri emergono dalla survey The Workforce View 2020 - Volume Uno realizzata da Adp, multinazionale leader nell’ambito della gestione delle risorse umane, che ha intervistato circa 32.500 lavoratori in tutto il mondo, 2mila in Italia, esplorando le opinioni dei dipendenti riguardo alle problematiche attuali sul posto di lavoro e il futuro che si aspettano.
Poco meno della metà, il 43% degli italiani, pensa di avere il ruolo e la paga appropriato per le proprie competenze ma, mentre negli uomini questa percentuale è del 47%, nelle donne scende al 38%. Il 36% degli intervistati pensa invece dovrebbe essere pagato di più (30% degli uomini e 42% delle donne), il 30% vorrebbe più responsabilità e autonomia (30% uomini, 28% donne).
Quasi tutti i settori sono stati interessati dall'innovazione digitale negli ultimi anni. Di conseguenza, si è verificato un sostanziale cambiamento del tipo di lavoro svolto dai dipendenti e delle competenze richieste, ma questo non sembra appunto preoccupare gli italiani. Secondo i risultati di Workforce View, un lavoratore italiano su dieci pensa però che il proprio lavoro non esisterà più fra cinque anni, soprattutto per chi lavora nel settore finanziario (23%), nel real estate (20%) e nel settore It e delle telecomunicazioni (17%).
Il 47% degli intervistati pensa però di avere più chance oggi, rispetto a cinque anni fa, di cambiare posto di lavoro (non solo il luogo, ma anche la tipologia).
«Alla luce dell'eventualità di un rapido cambiamento delle competenze richieste, la stragrande maggioranza (95%) dei lavoratori, ritiene di disporre delle competenze necessarie per ottenere successo – commenta Marisa Campagnoli, Hr Director Adp Italia -. Questo scenario potrebbe suggerire tanto una mancanza di preparazione nei confronti dell'evoluzione del lavoro da parte di persone incapaci di prevedere il cambiamento, quanto una notevole propensione all'adattamento. Tuttavia, nonostante questa ambizione, i dipendenti non ricevono le opportunità desiderate: un terzo degli intervistati (30%) chiede maggiore responsabilità, autonomia o un ruolo più avanzato. Ciò dovrebbe allarmare i datori di lavoro, il mancato avanzamento di carriera è un importante fattore alla base dell'abbandono dei posti di lavoro».