Rapporto Acri. Dalle Fondazioni bancarie un miliardo di erogazioni
Il presidente di Acri Giovanni Azzone
Si tratta del miglior risultato negli ultimi dodici anni con un miliardo e 47 milioni di euro erogati nel 2023 dalle Fondazioni di origine bancaria, con una crescita dell’8,9%. Il numero delle iniziative finanziate è di poco al di sotto delle 22mila, in linea con l’anno precedente, con un importo medio di 47mila euro. È quanto emerge nel Rapporto Acri che analizza i bilanci delle 86 Fondazioni di origine bancaria italiane.
In linea con gli esercizi precedenti, le erogazioni annuali risultano nettamente prevalenti (89,5%) rispetto a quelle pluriennali (10,5%). Quanto all'importo della singola iniziativa le erogazioni annuali di importo superiore a 500mila euro assorbono il 46,8% del totale erogato, quelle tra 100 e 500mila il 24,8%, quelle tra 5 e 100mila il 26,1%, quelle fino a 5mila euro assorbono il 2,4% del totale. Quest'ultimo dato, per quanto marginale, evidenzia l'attenzione delle Fondazioni anche alle piccole iniziative del Terzo settore, che sono comunque in grado di concorrere in modo non trascurabile all'animazione e al benessere delle comunità di riferimento. Quanto alle organizzazioni beneficiarie dei contributi: l'81,7% delle risorse erogate sono destinate a soggetti privati senza scopo di lucro, il 18,3% vanno a soggetti pubblici. In merito alla distribuzione percentuale delle erogazioni in relazione all'origine si rileva che oltre i due terzi sono assegnati dalle Fondazioni su obiettivi prefissati (25,5% tramite bando, 40,8% progetti propri), solo il 33,7% sono in risposta a progetti presentati da terzi. Dieci anni fa questa ripartizione era specularmente opposta e le erogazioni su progetti di terzi erano il 59,9%. Questo dato evidenzia una tendenza delle Fondazioni a individuare precise strategie di intervento, selezionando lo strumento più adeguato: progetto proprio, bando, sostegno a richieste.
"L'attenta politica di diversificazione del patrimonio perseguita dalle Fondazioni in questi anni - ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Acri -, le ha preservate da un'eccessiva erraticità dei mercati e ha permesso loro di garantire la continuità della loro azione. Tutto questo ha prodotto un impatto positivo anche sull’attività erogativa delle Fondazioni che, nel 2023, è tornata complessivamente a superare la soglia del miliardo di euro erogati, il miglior risultato degli ultimi 12 anni. Le Fondazioni di origine bancaria stanno confermando la loro modalità di approccio bifocale: da un lato, contribuiscono a rispondere alle emergenze, dall'altro, mettono a disposizione le loro competenze progettuali, i loro ingenti patrimoni e il loro sistema di relazioni, per collaborare con chi è impegnato a immaginare un futuro sostenibile e inclusivo per tutti".
Dal 29esimo rapporto annuale emerge che le Fondazioni di origine bancaria detengono un patrimonio contabile di 41.190 milioni di euro, pari all'85% del passivo di bilancio. L'attivo delle Fondazioni ammonta a poco più di 48,5 miliardi di euro, in crescita (+2%) rispetto a fine 2022. I forti utili delle banche nel 2023, grazie anche agli alti tassi di interesse, hanno fatto affluire nelle casse delle fondazioni un generoso flusso dei dividendi, spingendo i ricavi. Come emerge dal rapporto annuale stilato dall'Acri, il totale dei proventi è salito a 2mila milioni di euro, il 41,1% in più rispetto al 2022. Di questi i dividendi sono pari a 1.522 milioni di euro (+22,5% rispetto al 2022).