L'accordo oggi al giudizio di Mirafiori è stato firmato il 23 dicembre da Fim, Uilm, Ugl e Fismic. La nuova società Fiat-Chrysler resterà fuori dal sistema confindustriale e dal contratto metalmeccanico. È dunque un accordo di primo livello, non un integrativo.
Investimenti. L’intesa assicura un investimento da oltre un miliardo di euro per la produzione di nuovi modelli di alta gamma a marchio Jeep e Alfa Romeo.
Orari e turni. I turni potranno salire fino a 18 settimanali, tre al giorno, dalla domenica notte al sabato alle 22. Le pause scendono da 40 a 30 minuti al giorno. La pausa per la mensa resta fissata per ora durante il turno. Ma nella futura joint venture sarà valutato lo slittamento a fine turno. Sale da 40 a 120 ore l’anno il monte straordinari obbligatori decisi dall’azienda.
Buste paga. La riduzione delle pause «vale» 32,5 euro in più al mese. Con l’aumento dei turni settimanali e le maggiorazioni notturne, può portare ad aumenti fino a circa 3.500 euro lordi annui, circa 270 al mese.
Malattia. È previsto il mancato pagamento di uno o due giorni di malattia per chi si assenta ripetutamente a ridosso di festività e riposi.
Rappresentanze. Avranno diritto a nominare propri rappresentanti nelle Rsa solo i sindacati firmatari delle intesa, e solo essi potranno convocare assemblee e chiedere la trattenuta delle quote sindacali in busta paga.
Diritti. L’intesa non fa riferimento a limitazioni del diritto di sciopero. Prevede una clausola di responsabilità in base alla quale l’azienda, in caso di violazioni dell’accordo (es. sciopero per bloccare gli straordinari) potrà attivare sanzioni per il sindacato responsabile, su contributi e permessi. L’accordo sarà ricompreso nei contratti individuali di riassunzione dei singoli lavoratori e la sua violazione comporterà sanzioni disciplinari.