Istat. A maggio disoccupazione ferma al 12,4%
A maggio ci sono 63 mila occupati in meno rispetto ad aprile (-0,3%). Lo rileva l'Istat che segnala anche un aumento sostanzialmente della stessa entità (+60 mila persone) rispetto all'anno precedente. Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, cala nell'ultimo mese di 0,1 punti percentuali ma aumenta nell'ultimo anno di 0,3 punti. ''Il calo degli occupati di maggio - osservano dall'istituto di statistica - segue l'aumento molto consistente di aprile'' e la sintesi degli ultimi tre mesi resta positiva con un leggero aumento del tasso di occupazione di 0,1 punti. Le politiche del governo e, in particolare il Jobs act, ''sembrano aver avuto effetto su aprile ma non su maggio. L'andamento dell'occupazione resta oscillatorio e bisogna vedere come si consoliderà nei prossimi mesi'', concludono i ricercatori.
Il tasso di disoccupazione giovanile cala al 41,5% a maggio. L'Istat evidenza una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Ci sono 20 mila ragazzi in meno in cerca di lavoro. Anche per le donne il tasso di disoccupazione è in discesa al 12,7% (0,2 punti in meno da aprile).
Dopo quattro mesi di cali, a maggio tornano ad aumentare gli inattivi con 36 mila persone in più che non hanno lavoro e non lo cercano in un mese (+0,3%) secondo gli ultimi dati Istat. Il tasso di inattività, pari al 36%, aumenta di 0,1 punti percentuali da aprile. Su base annua, invece, gli inattivi diminuiscono dello 0,9% (-135 mila) e il tasso di inattività di 0,2 punti. Il peso degli inattivi ha un ruolo determinante sul calo della disoccupazione dei giovani e delle donne.Tasso di disoccupazione all'11,1% a maggio, nella zona euro: stabile rispetto al mese precedente, e in calo rispetto al 2014, quando era a 11,6%. Si tratta del tasso più basso registrato nell'eurozona da marzo 2012. Lo comunica Eurostat. Nella Ue-28 è a 9,6%. Anche in Italia il tasso di disoccupazione resta stabile rispetto al mese precedente al 12,4%, in lieve calo rispetto al 12,6% del maggio 2014. Il tasso più basso si registra in Germania (4,7%) ed il più alto in Grecia (25,6%, marzo 2015) e Spagna (22,5%).
Inflazione giugno stabile allo 0,1% - L'inflazione a giugno è ferma allo 0,1%, lo stesso livello di maggio. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari. Anche su base mensile c'è un aumento dell'indice dei prezzi al consumo dello 0,1% e della stessa entità è anche l'inflazione acquisita per il 2015. Al netto di alimentari non lavorati e energia ''l'inflazione di fondo'' è 0,6%. La stabilità della variazione annua dei prezzi è diffusa a quasi tutte le tipologie di prodotto. Le sole eccezioni, che si compensano tra loro, riguardano i servizi relativi ai trasporti (+0,3%, da +0,8% di maggio), i tabacchi (+4,0%, da +4,4% del mese precedente) e i beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% di maggio). L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'aumento ''in larga parte condizionato da fattori stagionali'', scrive l'Istat, dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (+0,2%).
Eu-19: Eurostat, inflazione rallenta, 0,2% a giugno - Il tasso d'inflazione dell'Eurozona a giugno scende. Secondo la stima flash di Eurostat è allo 0,2%, mentre a maggio era a 0,3%. Guardando alle componenti dell'inflazione, Eurostat indica: alimentazione, alcool e tabacco col tasso annuale più elevato a giugno (1,2%, stabile rispetto a maggio), seguito dai servizi (1% contro l'1,3% di maggio), beni industriali non energetici (0,4% contro lo 0,2% di maggio) e l'energia (-5,1%, contro 4,8% a maggio)