Vite donate. Como: don Alfredo, che in ospedale ha chiesto «dal vetro, ma assolvetemi»
Don Alfredo Nicolardi, morto a 58 anni il 31 dicembre 2020
Nell'ultima notte del 2020 si è spento, all'ospedale Valduce di Como, a causa del coronavirus don Alfredo Nicolardi. Nato ad Abbadia Lariana (Lc) l’8 ottobre 1962, ordinato sacerdote il 13 giugno 1992, fu destinato alla parrocchia San Martino di Como-Rebbio come vicario e vi rimase otto anni per poi essere, dal 2000 al 2009, parroco a Garzeno e Catasco. Trasferito a Caslino al Piano, nel 2010 assunse anche la guida della parrocchia di Bulgorello e, nel 2016, di quella di Cadorago. “In questi mesi – ha scritto don Alfredo in un messaggio rivolto alla parrocchia poco prima di Natale - abbiamo pregato, sperato, desiderato fortemente che le cose cambiassero. Siamo tutti stanchi e ormai ci capita anche di non credere più che ci possa essere una fine a questo dramma”. Don Alfredo Nicolardi era ricoverato dall'8 dicembre: quel giorno avrebbe dovuto accompagnare in Cattedrale il giovane diacono originario di Bulgorello. Invece ci fu la corsa in ambulanza con la febbre altissima. “Da questa prova – sono le ultime parole di don Alfredo - usciremo sicuramente diversi e migliori se ci chiederemo cosa il Signore ha voluto dirci permettendo questa croce. Se saremo disponibili a una vera conversione che si traduce anche nella riscoperta di essere tutti più fraterni e meno egoisti”.
I funerali di don Alfredo Nicolardi sono stati celebrati la mattina di lunedì 4 gennaio nel santuario di Sant’Anna di Casliano al piano, comunità di cui era parroco, insieme a Cadorago e Bulgorello. A presiedere le esequie il vescovo di Como Oscar Cantoni, insieme a moltissimi sacerdoti in rappresentanza del clero diocesano. Presenti i sindaci delle comunità dove don Alfredo ha svolto il suo ministero pastorale e dove è stato proclamato il lutto cittadino. A nome di tutti ha portato il suo ricordo personale il giovane primo cittadino di Garzeno, Eros Bobba, che ha parlato della capacità di don Nicolardi di costruire ponti di relazione nella comunità.
Forte e palpabile la commozione per questo nuovo lutto che colpisce la Chiesa di Como. Sulla bara di don Alfredo, prete da 28 anni, il Vangelo, la veste sacerdotale e la maglia del gruppo dei giovani di Garzeno. La sua è stata una vocazione adulta e, prima dell’ordinazione presbiterale, ha vissuto a fondo le esperienze lavorative e l’impegno civile. «Hai offerto la tua sofferenza per la diocesi – ha detto il vescovo nella sua omelia -. Sappiamo di poter continuare a contare su di te, dal cielo». Don Alfredo, ha sottolineato ancora monsignor Cantoni «ha sempre cercato di costruire una comunità cristiana fraterna e accogliente, orante e missionaria, ambiti di comunione viva e di partecipazione».
Per i confratelli compagni di Messa, ha portato il suo ricordo don Carlo Puricelli, che ha ricordato il fitto scambi di messaggi con don Nicolardi nell’ultimo giorno di coscienza, prima di essere intubato, con la richiesta di perdono dei peccati e il desiderio di ricevere i sacramenti: «Dal vetro, ma assolvetemi». Un uomo schietto, «sempre di fretta», che è stato padre spirituale di tanti seminaristi e novelli sacerdoti, per la sua capacità di vicinanza e per la sua umanità. Don Alfredo sarà tumulato nella nativa Abbadia Lariana.
I funerali di don Nicolardi lunedì 4 gennaio alle 10, nel Santuario di Sant'Anna a Caslino.