Sarà il viaggio apostolico
più lungo del pontificato di Papa Francesco, quello che si svolgerà
dal 19 al 28 settembre a Cuba, negli Usa e alla sede dell'Onu. "Un
viaggio lungo, ricco di appuntamenti e con un programma complesso",
sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano,
presentando le tappe del decimo viaggio papale di Jorge Mario
Bergoglio nell'Aula giovanni Paolo II in Vaticano.
"La prima occasione per questo viaggio è stato fornito dall'Incontro
mondiale delle famiglie in calendario a Philadelphia - ricorda padre
Lombardi - poi sono arrivati l'invito del Congresso degli Stati Uniti
d'America e dell'Assemblea delle Nazioni Unite; infine, si è aggiunta
la tappa cubana, dopo la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Usa
e Cuba". Viaggio maturato anche durante le visite al Papa compiute in
Vaticano dal presidente americano Barack Obama, dal leader cubano Raul
Castro e dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon.
L'incontro con Fidel Castro. "Verosimile": così padre
Federico Lombardi definisce l'eventualità di un incontro di Papa
Francesco con Fidel Castro, durante la sua visita a Cuba dal 19 al 22
settembre, cui seguirà la tappa negli Usa e il discorso all'Onu.
"L'incontro è possibile, durante la tappa all'Avana, anche se al
momento non è fissato in un momento preciso dell'agenda papale. Si
tratta - ricorda ancora padre Lombardi - di un desiderio già
manifestato dal presidente Raul Castro durante il suo incontro con il
Papa in Vaticano".
Nel corso della visita all'Onu il Papa non incontrerà il presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato padre Lombardi. "Attualmente la presidenza del Consiglio di sicurezza è della Russia - ha spiegato il gesuita - nel caso che il presidente russo fosse a New York toccherebbe a lui salutare il Santo Padre, però il fatto sembra che non si pone perché sembra che non sia previsto che Putin sia lì in quel momento".
All'arrivo di Papa Francesco
nel pomeriggio del 22 settembre all'aeroporto di Washington, per la
prima tappa del suo viaggio in Usa proveniente direttamente da Cuba,
sarà direttamente il presidente americano
Barack Obama, con la first
lady Michelle, ad accoglierlo negli Stati Uniti.
"È la dimostrazione di una attenzione molto grande: non è comune -
sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano - che il
presidente, in forma privata, saluti il Papa già in aeroporto, visto
che la cerimonia ufficiale di accoglienza si svolgerà il giorno dopo
alla Casa Bianca". Non sono previsti discorsi o altre formalità
diplomatiche.