Briefing in Vaticano. Francesco in Terrasanta per un abbraccio
Il viaggio che Papa Francesco compirà in Terra Santa, dal 24 al 26 maggio, sarà denso di momenti forti. Un ponte tra popoli, religioni, culture. Tra i luoghi che saranno visitati spicca il Muro Occidentale di Gerusalemme, la mattina di lunedì 26, meglio conosciuto come Muro del Pianto. Francesco ci sarà, "per una preghiera silenziosa e lascerà anche un foglio" tra le pietre del muro, come già fatto dai suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi nel briefing sul viaggio che il Papa farà in Giordania, Palestina e Israele. Ovvero ad Amman, Betlemme e Gerusalemme. "Desidero annunciare che dal 24 al 26 maggio 2014, a Dio piacendo, compirò un pellegrinaggio in terra Santa", disse Papa Francesco all'Angelus del 5 gennaio di quest'anno. Nel rendere nota la notizia il Papa, proprio nel giorno del 50° anniversario dell'incontro a Gerusalemme tra Paolo VI e il patriarca Atenagora, ricordò che lo scopo principale era commemorare quell'abbraccio tra il Papa e il Patriarca. Nel corso del viaggio in Terra Santa, infatti, Papa Francesco incontrerà in quattro diversi momenti il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. Ma il "fatto storico" da registrare in questo viaggio sarà la preghiera ecumenica comune davanti all'edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme. "Una preghiera pubblica ecumenica nel luogo centrale della fede cristiana non c'è mai stata", evidenzia padre Federico Lombardi ricordando che orari e luoghi delle preghiere al Santo Sepolcro per le diverse comunità cristiane sono rigidamente scanditi dalle regole dello statu quo. Sarà una celebrazione ecumenica ampia e, a parte le tre comunità principali presenti al Santo Sepolcro, quella greco-ortodossa, la armena e la Custodia dei francescani, sono state invitate anche altre rappresentanze cristiane, come per esempio i protestanti. Il Papa sarà accompagnato nel viaggio in Terra Santa da due amici argentini, il rabbino Abraham Skorka e l'esponente islamico Omar Abboud. "Sono nel seguito del viaggio papale", ha detto padre Lombardi. È una novità rispetto al passato, ma questo "è una maniera concreta" di parlare del dialogo interreligioso. "Viaggeranno - ha continuato Lombardi - insieme da amici, si conoscono da molto tempo, non ci sarà bisogno di fare grandi discorsi sul dialogo interreligioso". A chi ha ricordato alcuni atti di vandalismo e intolleranza da parte di alcuni i ebrei fondamentalisti nei confronti di luoghi di culto e religiosi, Lombardi hh risposto: "Gli atti vandalici ovviamente sono sempre da condannare ma non ho motivo di dubitare che il viaggio si svolgerà in un clima sereno". Il Vaticano non teme neanche per la sicurezza e "il Papa ha voluto che negli spostamenti" nel corso dei tre giorni in Terra Santa "non sia utilizzata né la papamobile né auto blindate. Si muoverà con auto chiuse e in due occasioni, ad Amman prima della messa allo stadio, e a Betlemme, prima della messa alla piazza della Mangiatoia, con jeep scoperte per salutare più da vicino i cristiani che lo accoglieranno", ha aggiunto Lombardi.
Papa Francesco è il quarto Pontefice che si reca in terra Santa, dopo Paolo VI (4-6 gennaio 1964), Giovanni Paolo II (20-26 marzo 2000) e Benedetto XVI (8-15 maggio 2009).