La vicenda della Terra dei fuochi e la necessità di soluzioni vere e rapide restano per la Chiesa campana una priorità.
“Il nostro popolo tanto martoriato non può tollerare ulteriori e irresponsabili ritardi”. Lo hanno sottolineato con forza
i vescovi della Conferenza episcopale della Campania nel corso della loro assemblea a Capri presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe. Il loro auspicio è che il disegno di legge sui reati ambientali, in discussione in questi giorni alla Camera, venga approvato con la necessaria rapidità.
In un comunicato spiegano che
"troppo grave è la situazione perché si possa continuare a non dotare lo Stato italiano di una valida legislazione sui reati ambientali. Reati da considerare a pieno contro la persona e la comunità".
Non è la prima volta che i Vescovi campani intervengono sulla delicata e grave questione dello scorretto smaltimento dei rifiuti - in particolare quelli industriali- che ha provocato, in questi anni, danni enormi al territorio, all'economia e alla salute dei cittadini, generando un incredibile scempio che da tempo è sotto gli occhi di tutti.
"I Vescovi della Campania - ricordano nella nota - in diversi modi e in molte occasioni hanno pubblicamente espresso le loro preoccupazioni. Solo negli ultimi due anni sono stati emanati, a riguardo, due importanti documenti. La loro voce è di
ferma condanna verso i criminali, chiunque essi siano camorristi, faccendieri o industriali disonesti, che per sete di denaro non si sono fatti scrupolo di avvelenare la terra, l’aria, l'acqua".
I vescovi campani voglione rappresentare anche "
una voce di conforto per chi sta soffrendo per malattie legate all'inquinamento e per chi ha pianto e piange i propri cari morti in tenera età sempre per gli stessi motivi". Ma anche "
una voce di incoraggiamento e di speranza verso tutte quelle persone di buona volontà, e sono veramente tantissime, perché il faticoso ed estenuante cammino intrapreso per la rinascita della nostra terra vada avanti".