Chiesa

Spagna. Il santuario della Vergine di Chandavila ha il nulla osta del Vaticano

Redazione Catholica venerdì 23 agosto 2024

La facciata del santuario spagnolo Vergine di Chandavilla

Il Dicastero per la dottrina della fede «dà volentieri il suo consenso» affinché l'arcivescovo di Mérida-Badajoz, il francescano José Rodríguez Carballo, proceda con la dichiarazione del proposto ''nihil obstat'', in modo che «il Santuario di Chandavila, erede di una ricca storia di semplicità, di poche parole e molta devozione, possa continuare ad offrire ai fedeli che desiderano avvicinarsi ad esso, un luogo di pace interiore, consolazione e conversione». Lo scrive il cardinale prefetto l'argentino Victor Manuel Fernández - dopo l’assenso del Pontefice come ha riferito oggi il sito Vatican News - in risposta ad una lettera del presule spagnolo del 28 luglio scorso in merito alle vicende, risalenti al 1945, di due giovani alle quali sarebbe apparsa la Madonna, come Vergine Addolorata, nella località spagnola di Chandavila, in Estremadura. In base alle norme pubblicate il 17 maggio scorso dal Dicastero per la dottrina della fede, con il nulla osta, «anche se non si esprime alcuna certezza sull'autenticità soprannaturale del fenomeno, si riconoscono molti segni di un'azione dello Spirito Santo per cui si incoraggia il vescovo diocesano ad apprezzare il valore pastorale e a promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale, anche mediante eventuali pellegrinaggi a un luogo sacro», mentre i fedeli sono autorizzati a dare «in forma prudente la loro adesione».

​La vicenda di Marcelina e Afra

La devozione alla Vergine Addolorata a Chandavila è nata verso la fine della Seconda Guerra Mondiale con le esperienze spirituali che due ragazze, Marcelina Barroso Expósito di dieci anni e la diciassettenne Afra Brígido Blanco, hanno avuto separatamente in questa stessa località a partire dal maggio 1945. «Marcelina - scrive il cardinale Fernández – racconta che, all’inizio, vide una forma scura nel cielo, che in altri momenti diventava sempre più chiara, come fosse la Vergine Addolorata, con un manto nero pieno di stelle, su un castagno. Ma l’esperienza profonda di questa ragazza, più che la visione, fu quella di aver sentito l'abbraccio e il bacio che la Vergine le diede sulla fronte. Questa assicurazione della vicinanza affettuosa della Madonna è forse - nota il porporato - il messaggio più bello. Anche se, con il passare dei giorni, sia lei che Afra hanno identificato la figura come la Vergine Addolorata, ciò che risalta maggiormente è una presenza della Vergine che infonde consolazione, incoraggiamento e fiducia. Quando la Vergine chiede a Marcelina di camminare in ginocchio attraverso un tratto di ricci secchi di castagno, spine e pietre taglienti, non lo fa per provocarle sofferenza. Al contrario, le chiede fiducia di fronte a questa sfida: “Non temere, non ti accadrà nulla”». E scrive ancora il prefetto del Dicastero per la dottrina della fede: «Questo invito della Madonna a confidare nel suo amoreha dato a questa bambina povera e sofferente la speranza e l’esperienza di sentirsi promossa nella sua dignità». Il porporato argentino Fernandez ha ricordato infine il Giubileo del 2020 in occasione del 75° anniversario delle esperienze spirituali avvenute a Chandavila, anno giubilare riconosciuto dall’allora arcivescovo di Mérida-Badajoz «come una benedizione per la diocesi».