Verso il Sinodo. Una Chiesa più «smart» per giovani più santi
Se la Chiesa vuole continuare a essere credibile agli occhi dei giovani e aiutarli a trovare la loro strada deve avere l'onestà e l'intelligenza di mettersi in cammino assieme a loro. Anzi, deve avere il coraggio di trasformare tutta la propria vita in un cammino alla ricerca di Dio. In termini "tecnici" questo stile si chiama "discernimento" e appartiene fin dai tempi antichi al patrimonio della comunità dei credenti il cui orizzonte, la meta, il motivo di tutto è la santità. Solo riscoprendo questo sitle la Chiesa potrà aiutare i giovani a diventare davvero santi, realizzando le loro aspirazioni più profonde. Un'esigenza che richiede di essere più "smart", ovvero capaci in modo dinamico - ma sempre fedele alla propria identità - di confrontarsi con l'intero mondo dei giovani, in tutte le loro variegate espressioni e condizioni.
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In estrema sintesi è questo il percorso proposto dall'Instrumentum laboris, il documento di lavoro della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si svolgerà dal 3 al 28 ottobre 2018 e sarà dedicata al tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. In 67 pagine il testo raccoglie il lungo cammino di preparazione partito nell'autunno 2016 e caratterizzato da numerosi eventi significativi in tutto il mondo.
Il documento è stato presentato stamattina nella Sala Stampa vaticana alla presenza del cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, del vescovo Fabio Fabene, sotto-segretario, di padre Giacomo Costa e di don Rossano Sala, segretari speciali della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi.
Il testo è diviso in tre parti, ispirate dal metodo indicato dall'Evangelii gaudium di papa Francesco: riconoscere, interpretare e scegliere. Molte le "fonti" del documento: oltre al Documento preparatorio inviato alle Conferenze episcopali nel gennaio 2017, ci sono le risposte al questionario incluso, le conclusioni del Seminario internazionale sulla condizione giovanile svoltosi nel novembre 2017, le oltre 100mila risposte giunte al Questionario online rivolto ai giovani, il Documento finale della Riunione presinodale svoltasi lo scorso marzo.
Nella prima parte del documento la Chiesa si mette in ascolto della realtà dei giovani, indicando le numerosissime sfide che le nuove generazioni oggi si trovano ad affrontare nel contesto in cui vivono. Moltissimi i temi presentati che toccano ogni dimensione della vita.
Nella seconda parte tutto viene riletto alla luce dl patrimonio teologico e biblico attorno al grande tema del discernimento vocazionale. In quattro capitoli l'avventura di essere giovani viene interpretata alla luce della Parola di Dio.
Infine nella terza parte vengono indicati i cammini di conversione pastorale e missionaria che partono dal discernimento come stile di una Chiesa in uscita. "Non possiamo pensare che la nostra offerta di accompagnamento al discernimento vocazionale risulti credibile per i giovani a cui è diretta - si legge al numero 139 - se non mostreremo di saper praticare il discernimento nella vita ordinaria della Chiesa, facendone uno stile comunitario prima che uno strumento operativo".
Infine la conclusione ricorda che la giovinezza rimane ancora oggi un "tempo per la santità": è questa la prospettiva che la Chiesa deve continuare a proporre.