Il Sacramento del Battesimo ci illumina e ci apre le porte della Chiesa. Lo ha ricordato il Papa nell'udienza generale in piazza San Pietro. "Il battesimo - ha detto - è una immersione spirituale. Nella piscina? No, nella morte di Cristo. Si tratta di un lavacro di rigenerazione".Il Papa ha chiesto ai fedeli: "Il battesimo è un fatto passato o è una realtà viva? Ti senti forte col suo sangue o ti senti giù, senza forza? Sei un uomo o una donna di luce o sei un uomo o una donna oscuri?". E ha ricordato che con il "Battesimo sono rimessi tutti i peccati. Si apre la porta di effettive novità di vita". Beninteso, ha avvertito, "questo intervento salvifico non ci toglie la responsabilità di chiedere perdono ogni volta che sbagliamo. Il Signore è tanto buono e ci perdona. Il battesimo ci apre la porta della Chiesa e quando questa si chiude un po' per i nostri peccati, la porta si riapre con la confessione".Al termine della catechesi sono stati particolarmente rapidi i saluti ai vescovi presenti sul sagrato della Basilica, perché il Pontefice ha riservato tempo ed energie ai malati presenti in Piazza San Pietro. All'udienza hanno infatti partecipato oltre 3 mila persone affette da malattie rare riunite in una delegazione coordinata dall'associazione culturale "Giuseppe Dossetti: i Valori - sviluppo e tutela dei diritti" e accompagnate dal presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, l'arcivescovo Zygmunt Zimowski.Così sulla piazza si è svolta questo singolare e straordinario incontro personale di papa Francesco che ha abbracciato ciascuno dei tremila malati, accompagnati dai loro familiari. Centinaia - in particolare - erano i bambini, alcuni piccolissimi, in braccio ai genitori che piangendo li hanno affidati per un istante alle braccia del Papa. Momenti di grande tenerezza e commozione, con Francesco che baciando i piccoli ha tentato di consolare i grandi, mentre anche i collaboratori del Santo Padre faticavano in certi momenti a trattenere le lacrime.