Chiesa

Gerusalemme. Twal: spegniamo l’albero di Natale per ricordare le vittime in Terra Santa

Giorgio Bernardelli giovedì 17 dicembre 2015
Insieme alla Messa di Natale che quest’anno in Terra Santa verrà offerta per le famiglie di queste vittime, «perché possano riprendere coraggio e aver parte della gioia e della pace del Natale ». Da Gerusalemme il patriarca latino Fouad Twal invita a vivere così le festività legate alla nascita di Gesù nel suo messaggio per il Natale 2015, diffuso ieri. Il mondo ritorna come ogni 25 dicembre a guardare a Betlemme, ma anche quest’anno il volto della città dove il Verbo si fece carne è pesantemente segnato dalla sofferenza. L’ultima ferita è l’intifada dei coltelli, che lontano dai riflettori del mondo continua purtroppo a mietere vittime. «Ne abbiamo abbastanza», scrive con forza il patriarca, richiamando ancora una volta i leader israeliani e palestinesi a «dar prova di coraggio e di operare per una pace stabile fondata sulla giustizia», smettendola con «esitazioni e falsi pretesti». Ma ad appesantire il cuore dei cristiani di Terra Santa resta anche la sofferenza dell’intera regione, sfregiata dalla guerra mondiale a pezzi; un conflitto - ricorda il patriarca di Gerusalemme alimentato dai «trafficanti d’armi senza scrupoli».  A chi per risolverlo confida solo «nella risposta militare» il patriarca Twal indica nel suo messaggio l’orizzonte opposto della misericordia, al centro del Giubileo voluto da papa Francesco. Misericordia che, spiega, «è atto politico per eccellenza', quando diventa 'presa in carico della famiglia umana» e «si oppone alla violenza, all’oppressione, all’ingiustizia e allo spirito di sopraffazione». Infine l’invito ai pellegrini a non abbandonare la Terra Santa e visitarla in questo Anno giubilare: «Malgrado la situazione tesa, in questa Terra, gli itinerari sono senza rischi – assicura Twal –. I pellegrini sono rispettati ed apprezzati da tutti».