Cei, progetti sociali. «Tuttixtutti», il premio a sostegno dell'Italia che aiuta
Di questi «evangelizzatori appassionati e creativi», come ha evidenziato Papa Francesco, oggi soprattutto c’è bisogno. Nella foto la carozzina da trekking per disabili ideata dalla parrocchia San Luigi Gonzaga di Pesaro
Il polso della Chiesa in uscita è vitale e si fa sentire anche ai tempi del Covid. Lo indicano gli interventi sociali premiati dal concorso Cei “Tuttixtutti” che ogni anno mette in luce i migliori dieci, sostenendoli con un fondo di partenza. Segno che nell’anno più difficile, con le comunità disgregate, le parrocchie si sono sentite interpellate e hanno continuato a progettare risposte alle inedite emergenze sociali ed economiche, innescate dalla pandemia.
Creatività e fiducia in Dio più forti dell’isolamento, è il filo rosso che accomuna le oltre 200 Chiese locali partecipanti. In quest’edizione del decennale, prima classificata, dotata di 15mila euro, è la parrocchia San Pietro apostolo di Portici (Napoli) per la sua “Serra solidale”: un’opera di formazione all’aria aperta, crocevia di corsi di agraria per i giovani e di misericordia. I proventi della vendita delle piante andranno infatti ai senza dimora del centro storico di Napoli, che i volontari di don Giuseppe De Crescenzo, raggiungono con un pasto caldo quasi ogni sera.
Ancora in Campania il secondo riconoscimento (12 mila euro): a Castellammare di Stabia, il laboratorio di cucina solidale progettato dal gruppo di don Luigi Milano a Maria Santissima del Carmine offrirà formazione professionale, grazie a chef professionisti e docenti di istituti turistico- alberghieri, ai giovani in cerca di occupazione in un’area dove sono forti le maglie del sistema camorra sulle nuove generazioni. I piatti cucinati dagli allievi verranno serviti ad oltre 50 famiglie bisognose.
Terza sul podio la parrocchia dei Santi Pietro e Girolamo a Rastignano (Bologna): don Giulio Gallerani e collaboratori daranno nuovi spazi alle famiglie in emergenza abitativa e occupazionale a causa del covid alla Casa del pellegrino.
Quarta con 8mila euro la parrocchia San Filippo Neri, a Milano, affidata a don Ivan Bellini, per prevenire la solitudine degli anziani con un’infermiera di comunità. Il valore alle persone con disabilità è al centro del laboratorio di ceramica previsto nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Gela (Caltanissetta) dalla squadra di don Angelo D’Amico (6 mila euro).
Fondi per 5mila euro e il 6°premio a don Pierluigi di Piazza e team di San Michele Arcangelo a Zugliano (Udine) per l’acquisto di un furgone per ritiro e consegna di vestiario e alimenti ai poveri. Settimo posto e 4mila euro ad un altro piano occupazionale, a Roma, in zona Garbatella: don Alessandro Di Medio e volontari di San Francesco Saverio hanno messo in cantiere un servizio online di raccordo tra chi è in cerca di lavoro e le aziende.
Tremila euro e 8° piazzamento per il gruppo Regina Pacis di Paceco ( Trapani) di don Vincenzo Basiricò e don Emanuel Mancuso: il loro corso di competenze digitali mira a contrastare la dispersione scolastica degli studenti in tempo di lezioni a distanza e a formare gli adulti.
Non ingannino il 9° e 10° posto assegnati rispettivamente ai progetti della comunità di Cristo Re a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) al gruppo di don Gianluca Rosati per la casa d’accoglienza con mensa e 9 posti letto (2 mila euro) e - firmata da don Pavel Kelaru, don Giuseppe Fabbrini e volontari - all’innovativa carrozzina da trekking per coinvolgere nelle attività scout all’aria aperta anche persone con disabilità (mille euro di contributo). La prossima ad utilizzarla sarà un’escursionista di 11 anni e poi resterà a disposizione di nuovi partecipanti. Di questi «evangelizzatori appassionati e creativi», come ha evidenziato Papa Francesco, oggi soprattutto c’è bisogno.