Prima visita del vescovo di Fano, mons. Armando Trasarti, al suo ex portavoce, detenuto nel carcere di Pesaro con l'accusa di atti sessuali su una ragazza di 13 anni. Al termine del colloquio con don Giangiacomo Ruggeri, attualmente sospeso da ogni incarico pastorale, mons. Trasarti ha spiegato che "è normale che il vescovo vada a visitare in carcere un suo figlio, come farebbe un padre di famiglia. Frequentando spesso il carcere di Fossombrone, so che la realtà carceraria è più faticosa di quanto si possa immaginare; la visita di un vescovo esprime la com-passione (patire con, patire insieme). D'altronde noi tutti, e la Chiesa in prima linea, siamo e conviviamo con 'uomini imperfetti' ".Nessun commento del presule invece sulle condizioni psicologiche in cui ha trovato don Ruggeri, rinchiuso in una cella comune dove, a quanto si sa, prega e riflette."I sentimenti e le sensazioni personali sono e saranno sempre custoditi nel riserbo e nel rispetto", ha fatto sapere mons. Trasarti. Martedì si terrà l'audizione davanti al Gip della giovane vittima, con la formula dell'incidente probatorio e l'assistenza di una psicologa.La polizia intanto continua a scavare nel passato di don Ruggeri, che era già stato visto frequentare la spiaggia di Torrette di Fano con la tredicenne e un'altra ragazzina nell'estate 2011.