Chiesa

Suor Maria Valeria, carmelitana. «Quando capii che la preghiera era la mia terra di missione»

Donatella Coalova giovedì 2 febbraio 2012
Presa da un’ardente passione per Dio, chiamata alla vita claustrale da una vocazione più forte di ogni ostacolo. È la storia di suor Maria Valeria di Gesù Crocifisso, entrata a 22 anni nel Monastero delle Carmelitane Scalze di Moncalieri (Torino).«Lasciai tutto: università, amici, programmi per il futuro, famiglia, il mio amatissimo fratellino… per abbracciare un progetto che agli occhi di molti oggi appare inverosimile e anacronistico». A casa questa decisione non fu subito compresa, e l’opposizione fu risoluta. Una ragazza così bella, alta, slanciata, una studentessa così brillante doveva proprio chiudersi per sempre in convento? «Ho dovuto affrontare numerose e dolorose lotte per poter realizzare quanto il Signore mi chiedeva. Ma le cose preziose hanno un prezzo molto alto» afferma suor Valeria. E aggiunge: «Avevo iniziato gli studi di medicina coltivando nel cuore il desiderio di servire concretamente il Signore in terra di missione, nel prossimo povero, solo, sofferente, malato, dimenticato, non amato. Un sogno accarezzato da lungo tempo, fin dalla mia prima giovinezza, ma … c’era un "ma" che continuava a pungolarmi: come raggiungere tutti? Soprattutto, come raggiungere il cuore delle persone, là dove desideravo portare la gioia dell’amore di Cristo, vero medico e vera medicina?».Suor Valeria prosegue: «Nella mia ricerca in realtà non ero sola, il Signore era con me, seguiva ogni mio passo e mi fece il dono di poter capire in profondità il valore grande, apostolico di una vita di preghiera. È superfluo dire quanto quella scoperta, quella rivelazione avvenuta non durante una meditazione, ma mentre stavo studiando per un esame, abbia ribaltato la mia vita. E d’altra parte non è davvero facile tentare di esprimere a parole quei momenti fugaci come il lampo, ma preziosi quanto l’oro». Nel cammino di suor Valeria incisero anche le omelie del suo parroco; alcuni testi avuti in modo fortuito e letti quasi per curiosità: la <+corsivo>Vita<+tondo> di santa Teresa d’Avila, la <+corsivo>Storia di un’anima<+tondo> di santa Teresa di Gesù Bambino, ma anche gli scritti di sant’Agostino e Gandhi. «Soprattutto la Parola di Dio – sottolinea suor Valeria – la Bibbia ascoltata con passione come Maria, sorella di Marta, quando a Betania si poneva ai piedi di Gesù. Attraverso questo colloquio intimo con il Signore, che diventa attenzione amorosa alla sua volontà, ho compreso che Egli mi chiedeva qualcosa di più radicale».Chi è Gesù per te? «Un giorno il versetto biblico "Dio è amore" mi colpì tanto profondamente e tanto dolcemente da lasciarmi lo spirito colmo di una gioia indicibile. Da allora Gesù Amore è colui che guida i miei passi, calma le mie ansie, riscalda il mio cuore. È il maestro, il padre, lo sposo. Il mio augurio e la mia preghiera è che tanti giovani alla ricerca della verità, dell’amore, della gioia, nell’incontro travolgente con Gesù, possano trovare quella pace che solo Lui sa dare, nella certezza che la vita acquista un valore sempre più grande nella misura in cui si è disposti a donarla».