Papa Francesco domani terrà
in piazza San Pietro la veglia di preghiera per invocare lo Spirito
Santo sul Sinodo dedicato alla famiglia che si aprirà in Vaticano
domenica. "Siamo pronti al confronto per rispondere alle
sfide sulla famiglia", ha osservato il cardinal Lorenzo Baldisseri,
segretario generale del Sinodo dei vescovi, nel corso di un briefing
dedicato all'imminente Sinodo. In piazza con il Papa i 270 padri
sinodali con i fedeli da tutto il mondo riuniti in preghiera per il
Sinodo che si concluderà il 25 ottobre. Papa Francesco "farà almeno un saluto" lunedì mattina all'inizio dei lavori del Sinodo sulla famiglia.
"Al calar della sera risplenderà la bellezza della famiglia attraverso
le fiaccole accese. La fiduciosa invocazione dello Spirito Santo da
parte del Popolo di Dio è il preludio dei lavori sinodali", ha
osservato Baldisseri. La veglia di domani sera è un'iniziativa della
Cei che ha radunato in piazza movimenti e associazioni ecclesiali."
Siamo nel mare quindi c'è anche qualche turbolenza". "Il Papa ha invitato a
discutere con parresia, quindi apertura, nell'ambito ecclesiale e
anche fuori, pertanto non è sorprendente che ci siano
dichiarazioni, contrastanti magari, che sottolineanto un aspetto
o un altro: era già previsto, è un po' conciliare, io ricordo che
(al tempo del Concilio vaticano II, ndr.) apertamente si
prendevano posizioni divergenti, poi se si è arrivati tutti a una
buona conclusione, vuol dire che sono arrivati a un consenso
tanto che i documenti sono stati approvati". Così il cardinale
Lorenzo Baldisseri, segretario del sinodo, ha risposto a chi, nel
corso di un briefing sull'assemblea che si apre domenica, a chi
domandava ragione del dibattito acceso di questi giorni su
tematiche come l'omosessualità e la comunione ai divorziati
risposati.
"Non è strano - ha detto Baldisseri - accogliamo che ci siano, su
giornali, pubblicazione di libri, nel periodo tra questo sinodo e
quello dell'anno scorso ci sono stati molti studi, simposi nelle
università, conferenze, e siamo lieti di questo. Chiaro che può
apparire una turbolenza su alcuni temi, ma questo siamo nel mare
quindi c'è anche qualche turbolenza".
La Commissione. I padri sinodali
consegneranno al Papa, al termine dei lavori, un testo finale votato.
E, affinchè tutto si svolga alla luce del sole, senza sospetti, ci
sarà una commissione ad hoc. "Dieci persone - ha spiegato il cardinale
Lorenzo Baldisseri - per tutto il tempo sovraintenderanno a lavori e
alla fine daranno il loro benestare. Sette di loro rappresentano i
cinque continenti".
"Il testo a conclusione dei lavori della prima settimana viene
elaborato da esperti, dal relatore generale e dal segretario speciale
anche alla presenza dei relatori dei singoli Circoli minores. A
conclusione della prima parte c'è già un testo ma non sarà quello
definitivo perchè ci sarà una seconda e una terza settimana e si
tratterà di armonizzare le varie posizioni che ermergeranno - ha
spiegato Baldisseri -. La commissione dei dieci garantirà maggiore
trasparenza". Se ci saranno emendamenti, questi "saranno aggiunti nel
testo finale che sarà letto integralmente. Seguiranno le votazioni".
alla fine delle tre settimane "si arriverà ad un testo frutto delle
riflessioni e dei vari interventi dei padri sinodali", ha spiegato
Baldisseri.