L'arcivescovo di
Milano, cardinale Angelo Scola, invita tutti a fare ancora di più nell'assistenza agli immigrati. Dopo diverse prese di posizione, a partire da quella di alcuni esponenti lombardi della Lega Nord secondo i quali la Lombardia, in termini di accoglienza agli immigrati "ha già dato", Scola, a una domanda dei giornalisti ha ribadito: "Di fronte a una cosa così il troppo non esiste". "Come Chiesa - ha continuato - cercheremo di fare di più dal punto di vista immediato anche se trovare altre strutture non sarà facile, ci proveremo però e soprattutto intendiamo dare molto peso alla preghiera che sia anchedi penitenza". Quanto all'Europa, "si svegli", perché un'accoglienza "in termini equilibrati e pazienti non si può non fare". A margine dell'incontro "Che c'è di nuovo in città? Dialoghi sulla prossimità", il cardinale ha sottolineato: "È stato giustamente detto che questo è un problema europeo e più che europeo. Allora io mi auguro che le istituzioni preposte, a cominciare dal nostro governo, affrontino l'Europa con decisione e insieme studino le soluzioni". Negli ultimi anni, secondo Scola, "l'Europa non si è occupata del Mediterraneo, come se non fosse un nostro problema" e "noi italiani ce ne siamo occupati troppo poco". Infatti "si poteva già prevedere 10 anni fa che il Sud del Sahara si sarebbe mosso" e "la politica è anche previsione". Adesso, ha continuato Scola, "bisogna che l'Europa si svegli e l'Italia, siccome patisce una responsabilità sproporzionata che deve essere condivisa da tutti, deve trovare la forza di convincere i partner".