Chiesa

IL DECRETO DEL PAPA. Sarà santo Conforti, fondatore dei Saveriani

Matteo Liut sabato 11 dicembre 2010
Sarà santo il fondatore dei Saveriani, Guido Maria Conforti. Il nome del vescovo parmense, infatti, è il primo ad apparire nella lista dei dodici decreti di cui ieri Benedetto XVI, durante l’udienza con il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ha autorizzato la promulgazione. Oltre a Conforti, i decreti riguardano quattro nuovi beati (tra i quali il sacerdote italiano Francesco Paleari), sette martiri e quattro nuovi venerabili. Il primo dei decreti, quindi, riguarda il miracolo attribuito all’intercessione del beato Guido Maria Conforti, arcivescovo di Parma e fondatore della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere. Nato a Ravadese, frazione di Parma, il 30 marzo 1865 e morto nella città emiliana il 5 novembre 1931.I quattro beatiGrazie al riconoscimento di un miracolo, poi, sarà beato monsignor Francesco Paleari, sacerdote dell’Istituto Cottolengo, nato a Pogliano Milanese (Milano) il 22 ottobre 1863 e morto a Torino il 7 maggio 1939. Festa anche in Spagna per la prossima proclamazione a beata di Anna Maria Janer Anglarill, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell. Nata a Cervera il 18 dicembre 1800 e morta a Talarn l’11 gennaio 1885. Due beati anche per le popolazioni di lingua portoghese: sono Maria Chiara di Gesù Bambino (al secolo Libânia do Carmo Galvão Meixa De Moura Telles e Albuquerque) e Dulce (al secolo Maria Rita Lopes Pontes). La prima è la fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione e, nata ad Amadora in Portogallo il 15 giugno 1843, è morta a Lisbona il 1° dicembre 1899. La seconda era suora professa della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio ed era nata il 26 maggio 1914 a São Salvador de Bahia in Brasile, dove è morta il 13 marzo 1992.I sette martiriTre decreti, poi, riguardano il riconoscimento del martirio di sette testimoni della fede. Quello di Luigi Andritzki, sacerdote diocesano, nato a Radibor in Germania il 2 luglio 1914 si consumò nel campo di concentramento di Dachau il 3 febbraio 1943. Gli altri furono tutti uccisi in Spagna nel 1936, vittime della cruenta persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola. In questa lista del dolore e della speranza appaiono insieme i nomi dei sacerdoti diocesani Giuseppe Nadal y Guiu, nato a Bell-lloc in Catalogna il 25 luglio 1911 e Giuseppe Jordán y Blecua, nato ad Azlor (Aragona) il 27 maggio 1906, entrambi uccisi a Monzón il 12 agosto 1936. Nello stesso anno, ma in date non precisate, vennero uccisi anche altri quattro martiri spagnoli. Si tratta di fra’ Antonio, al secolo Michele Faúndez López, sacerdote professo dell’ordine dei Frati Minori, nato a La Hiniesta (Castiglia e León) il 23 luglio 1907, e fra’ Bonaventura, al secolo Baltasar Mariano Muñoz Martínez, chierico dello stesso ordine, nato nel distretto di Santa Cruz il 7 dicembre 1912. A questi due religiosi sono associati i nomi di due parroci appartenenti al Terzo Ordine Secolare di San Francesco d’Assisi: Pietro Sanchez Barba, nato a Llano de Brujas (Murcia) il 1° luglio 1895 e Fulgenzio Martínez García, nato a Ribera de Molina (Murcia) il 14 agosto 1911.I quattro venerabiliI decreti autorizzati ieri dal Papa, inoltre, grazie al riconoscimento delle virtù eroiche, attribuiscono il titolo di venerabili a quattro servi di Dio. Tra questi il sacerdote pugliese Antonio Palladino e la religiosa veneta Maria Elisa Andreoli, di cui parliamo più ampiamente in questa pagina. Appare poi il nome di padre Béchara, al secolo Sélim Abou-Mourad, sacerdote libanese dell’Ordine Basiliano del Santissimo Salvatore dei Melchiti, nato a Zahlé il 19 maggio 1853 e morto a Saïda il 22 febbraio 1930. Infine sarà venerabile anche Maria Pilar del Sacro Cuore, al secolo Maria Pilar Solsona Lambán, religiosa dell’Istituto delle Figlie di Maria Religiose delle Scuole Pie, nata a Zaragoza in Spagna il 22 dicembre 1881 e morta a Logroño il 20 novembre 1966.