Chiesa

Nonciarrediamo. Il Santuario di Pompei non si ferma: aiuti a centinaia di ragazzi

Loreta Somma, Pompei martedì 5 maggio 2020

La distribuzione di aiuti al santuario di Pompei

Le opere di carità del Santuario di Pompei, anche in questi giorni di emergenza sono il punto di riferimento dei centinaia di bambini e ragazzi qui accolti in tempi normali. Nei contatti quotidiani con i propri educatori, i ragazzi, provenienti da situazione di forte disagio economico e sociale, esprimono tutto il proprio disagio nell’affrontare questa nuova, difficile situazione.

«L’unica cosa bella di questo periodo – ha scritto uno di loro a fratel Filippo Rizzo, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, direttore del Centro “Bartolo Longo” – è avere mamma e papà ventiquattr’ore a casa anche se spesso si legge, dai loro occhi e dai discorsi che fanno, l’angoscia per quello che sentono, la paura di aver perso il lavoro, il terrore di non riuscire a mettere il piatto a tavola. Questo periodo lo ricorderemo per tutta la vita, ma ricorderemo in ugual modo che, nonostante le difficoltà, ci sono persone come voi che ci sono sempre vicino. E si ricordano di noi con un messaggio, un video, una foto, una risata, un pensiero o un abbraccio virtuale. Ci tengono compagnia e ci fanno sentire meno soli».

Per sostenerli anche concretamente sono stati distribuiti oggi, con tutte le dovute misure di distanziamento, beni di prima necessità, donati da vari benefattori, come racconta fratel Filippo: «Grazie a tanti amici, che in questi giorni difficili non rimangono sordi davanti ai bisogni dei poveri, possiamo aiutare i nostri ragazzi e loro famiglie, che già affrontavano un quotidiano disagio e la cui situazione rischia ora di peggiorare. Un ringraziamento speciale va, poi, al nostro arcivescovo, Tommaso Caputo, che ci è sempre vicino, ci sostiene e ci incoraggia, in ogni modo possibile, a proseguire nelle attività di bene».

Anche nelle prossime settimane, il Santuario continuerà a portare avanti le attività di solidarietà, straordinarie e ordinarie. Non si è mai interrotta la carità dei Centri educativi, delle case famiglie del Centro “Giovanni Paolo II”, della Mensa per i poveri “Papa Francesco” che non potendo assicurare, per mancanza dello spazio adeguato, un pasto caldo servito a tavola, distribuisce pacchi alimentari ai bisognosi e si sta organizzando per preparare cibo da asporto per le centinaia di persone che sosteneva ogni giorno.