L'esempio. Due famiglie di migranti alloggeranno in Vaticano
Le due parrocchie vaticane, quella di Sant’Anna, che si trova all’ingresso della Città del Vaticano, a fianco dell'omonima porta, e la parrocchia della Basilica Papale di san Pietro, hanno immediatamente risposto all’appello di ieri del Papa affinché ogni parrocchia d'Europa ospiti una famiglia di migranti.
Due appartamenti sono già stati individuati e presto avranno i loro ospiti. Arriveranno da Lampedusa, ha precisato l'Elemosiniere Pontificio monsignor Konrad Krajewski, e saranno scelti "tra le ultime famiglie arrivate, quelle con maggior disagio e difficoltà, in modo che abbiano subito due braccia aperte che possano accoglierle". Ma, come evidenziato a Radio Vaticana da padre Bruno Silvestrini, agostiniano e parroco di Sant’Anna, si vuole andare oltre: “Non solo gli appartamenti, perché per vivere non bastano le mura: noi ci impegneremo a trovare un lavoro per il capo famiglia in modo che possa affrontare dignitosamente questo periodo, il tempo che rimarranno qui, per poter affrontare poi l’inserimento nella nostra società - se sarà necessario - oppure andare altrove, secondo le loro necessità”.
Pur essendo ridotta per territorio e con pochi parrocchiani, questa parrocchia “di confine” oltre che essere punto di riferimento per numerosi poveri, gestisce varie iniziative di solidarietà mediante la Caritas parrocchiale, con il supporto di numerosi volontari.