Venerabile. Sandra Sabattini, una giovane verso gli altari. Le parole del fidanzato
Una ragazza di 23 anni che si spendeva per gli altri con gli amici della Comunità Papa Giovanni XXIII. E che proprio don Oreste Benzi - dopo il tragico incidente stradale che la portò via nel 1984 propose per la causa di beatificazione dicendo: abbiamo sposi santi, genitori santi; non sarebbe bello avere un giorno anche una fidanzata santa? È il profilo di Sandra Sabattini, laica romagnola per la quale papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche.
Era nata a Riccione nel 1961 Sandra e aveva conosciuto molto giovane don Oreste e la Comunità Giovanni XXIII. Già a quattordici anni - di ritorno da un campo con un gruppo di disabili annotava sul suo diario: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai». Così è stato: per anni le sue giornate sono state scandite tra la scuola, il servizio a chi aveva bisogno e la vita spirituale, nello stile della papa Giovanni XXIII.
All’università aveva scelto medicina, sognando di partire per l’Africa; intanto era arrivato il fidanzamento con Guido. Tutte esperienze vissute lasciandosi guidare dalla radicalità del Vangelo: «Oggi c’è un’inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi», annotava sempre sul suo diario. Il 29 aprile 1984 a Igea Marina fu travolta da un’auto; morì tre giorni dopo a Bologna. «Questa promulgazione – ha scritto ieri il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi – avviene nell’anno del Sinodo sui giovani. Ora possiamo affidare anche all’intercessione di Sandra il cammino di fede dei nostri giovani riminesi».