Chiesa

Papa Francesco in Usa. Saint Patrick, la chiesa degli immigrati e dei poveri

Elena Molinari giovedì 24 settembre 2015
La chiesa di Saint Patrick si erge nel cuore di Washington, a due passi dalla Casa Bianca e dal Campidoglio, fondata alla fine del Settecento proprio per rispondere ai bisogni degli immigrati irlandesi che li stavano costruendo. Ma se nella sua storia annovera visite di presidenti e dignitari stranieri, fino a ieri non aveva mai ricevuto un Papa. Francesco invece l’ha scelta come tappa nella sua visita della capitale Usa, ma non per la sua prossimità ai luoghi del potere, bensi’ per il suo legame con la mensa della Caritas diocesana, ospitata in un edificio sul retro. Dopo aver incontrato 60 parrocchiani estratti a sorte, tutti attivi nel volontariato in aiuto dei più vulnerabili, papa Bergoglio si soffermerà infatti con 250 senza tetto che ogni giorno ricevono qui un pasto caldo. «È naturale che il Santo Padre abbia voluto fare una visita alle persone ai margini», spiega John Enzler, direttore della Caritas di Washington, d’estate serve i pasti sotto una tenda davanti alla chiesa, in mezzo ai di turisti diretti al museo delle cere di Madame Tussaud dall’altra parte della strada. Dalla cucina parte ogni giorno anche un camion che consegna pasti, coperte e cappotti per le strade della capitale. La Caritas gestisce inoltre una trentina di strutture capaci di ospitare più di 2000 persone per notte e di fornire assistenza legale, cure mediche e dentali e formazione professionale. In occasione della visita del Papa, l’Arcidiocesi di Washington e la Caritas hanno lanciato l’iniziativa «walk with Francis», cammina con Francesco, invitando cattolici e non a impegnarsi in un’attività di servizio nel corso dell’anno per mettere in pratica le parole del Papa. Già 100mila persone hanno promesso il loro impegno.