Papa Francesco a Caserta nel pomeriggio di sabato. Una "visita improvvisa, familiare, che certamente scuoterà le coscienze", l'ha definita il vescovo di Caserta, Giovanni D'alise. L'arrivo è previsto per le 15.30. Ad attendere il successore di Pietro anche il Cardinale Crescenzio Sepe, presidente della Conferenza episcopale della Campania.
"Noi siamo in attesa di una parola del Santo Padre, perché qui a Caserta viviamo anche, come tutti ripetono continuamente, una situazione difficile - spiega D'Alise alla Radio Vaticana -. Sono vescovo qui da due mesi e l'espressione che più ho
sentito dire è stata 'situazione difficile', a livello civile ma
anche a livello ecclesiale. Quindi, la visita del Papa sarà per
noi di consolazione e incoraggiamento".
Monsignor D'Alise si sofferma su uno dei gravi problemi del
territorio, quello dei rifiuti tossici interrati dalla
criminalità organizzata e delle morti nella "terra dei fuochi".
"Ho fatto presente al Papa questa situazione - spiega il
vescovo -, ma il Santo Padre è già aggiornato e ha fatto già
qualche intervento nel suo Magistero. Noi speriamo che abbia da
dirci qualche parola non solo di incoraggiamento ma anche di
guida, del come comportarci, perché noi siamo immersi in queste
problematiche".
"Per esempio - prosegue -, la presenza della
malavita organizzata: qui è sottile ma si sente. Come anche è
difficile per i giovani. La disoccupazione è tanta e io
soprattutto spero tanto che il Papa ci dica una parola anche per
le nuove generazioni. Qui non c'è solo degrado, ma c'è tanta gente che vuole non
una riscossa ma una ripresa. Ed è volenterosa e c'è bisogno solo
di prenderla un attimo per mano e incoraggiarla".
Oltre duecentomila i fedeli attesi. Sarà mobilitata anche la protezione civile, con almeno 100 volontari. E poi ci saranno due ospedali da campo, 18 ambulanze e un'eliambulanza, e oltre 200 tra appartenenti alle forze dell'ordine.
Sul palco, con il Papa, ci saranno il vescovo di Caserta
Giovanni D'Alise e l'arcivescovo metropolita di Napoli,
cardinale Crescenzio Sepe, altri 18 vescovi provenienti da tutte
le diocesi campane, e in piazza quasi 500 ragazzi delle
parrocchie e dell'Azione Cattolica, che faranno servizio
d'ordine in piazza mentre il Papa farà il giro sulla papamobile
e accompagneranno gli oltre 100 sacerdoti nella consegna delle
30mila ostie preparate.
E ci saranno anche gli ucraini della comunità casertana, appartenenti alla Chiesa Greco-Cattolica d'Ucraina che lanceranno 20 colombe in segno di pace per il
proprio Paese, domani a Caserta per la visita di Papa Francesco.
Undici le corali diocesane presenti, per
un totale di 234 coristi e 25 orchestrali dell'Orchestra
Diocesana. L'inno pontificio verrà suonato dalla Banda della
Città di Casagiove, come accade 22 anni fa in occasione della
visita di Giovanni Paolo II.
Inoltre saranno presenti in piazza Carlo III, dove sarà celebrata la Messa, anche gli immigrati con i responsabili della Caritas diocesana; a Papa Bergoglio
consegneranno una lettera con il racconto delle difficili
condizioni in cui sono costretti a vivere, alla luce anche di
quelle che è accaduto a Castel Volturno due settimane fa, con la
richiesta di spendersi per persuadere i politici a fare una
legge sulla cittadinanza e una modifica a quella sull'immigrazione.
La città sta vivendo queste ore in fibrillazione. Manifesti di
benvenuto al Papa sono stati affissi a tutti i pali dell'illuminazione pubblica mentre sono quasi stati ultimati i preparativi per l'allestimento del palco dove il Papa celebrerà la Messa.