Rimini. Rinnovamento nello Spirito, chi ha responsabilità è un «servitore»
Servizio d’amore, fede da cristiani autentici e presenza missionaria nella società. Potrebbero riassumersi così i tre “ingredienti” che sostanzialmente pone la 43ª Conferenza nazionale Animatori promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo, apertasi ieri a Rimini. Oltre 4mila i presenti, in rappresentanza dei 1.700 gruppi e comunità d’Italia, a conclusione dei rinnovi di tutti gli Organi di servizio per il quadriennio 2019 - 2022, sulla base dello Statuto recentemente rinnovato dalla Conferenza episcopale italiana. A conclusione del Mese missionario straordinario Ottobre 2019, in un clima di fraterna condivisione, riecheggia al Palacongressi l’espressione rivolta da papa Francesco al Rinnovamento Carismatico Cattolico, lo scorso 8 giugno: “Evangelizzare è amare”.
Ed è proprio il Pontefice a far giungere, tramite il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, l’auspicio che «tale momento di riflessione e preghiera aiuti tutti a corrispondere con sempre maggiore docilità all’azione dello Spirito, per essere nel mondo testimoni del Vangelo dell’amore».
Tra i messaggi pervenuti, quello del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sottolinea che «il Signore invia ogni giorno, ogni ora una sua creatura nel mondo. Questo mondo: non ce ne sono altri. Questo è il nostro tempo, al quale siamo stati donati. Accogliamolo, oggi e sempre, come un dono, com tutte le sue prove e le sue meraviglie».
Dopo il segno di accoglienza curato dall’ambito di evangelizzazione giovani del RnS e la Preghiera comunitaria carismatica, il saluto introitale del presidente nazionale Salvatore Martinez. «Giungiamo qui a Rimini dopo una lunga maratona comunitaria: cinquanta Scuole nazionali vissute nelle Regioni nei mesi scorsi, oltre 6.000 persone coinvolte, che si sono lasciate interrogare dallo Spirito Santo offrendo la loro disponibilità a servire» ha affermato, chiudendo con un interrogativo: «Come sta il nostro amore per Gesù? Quali volti, quali direzioni, quali esiti deve avere questo amore?».
Quindi, la relazione di apertura affidata al coordinatore nazionale, Mario Landi, a partire da una parola chiave, “servitore”, così cara al Papa che «in più di una occasione lo ha indicato come termine di riferimento nel Rinnovamento Carismatico per tutti coloro che hanno un ruolo di responsabilità, animazione e impegno». Un termine, ha aggiunto, «antico e nuovo, perchè la storia ne evidenzia tante modalità: nel mentre, lo Spirito lo rende sempre novità perchè ciascuno di noi è un “servitore” unico e irripetibile», non dimenticando mai che «è la nostra relazione personale con Gesù la causa del servizio stesso». Un servizio che «non esiste nel potere dello Spirito senza evangelizzazione, e in tal modo entriamo nel vivo di questa Conferenza in modo ancora più profondo: siamo animatori a servizio della evangelizzazione perchè servire è amare e evangelizzare è amare».
A conclusione della giornata, alla vigilia di Ognissanti, la Celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria. «Noi fatichiamo a definire “beato” il nostro prossimo, perchè occorre guardare alla realtà in maniera differente: dunque, la nostra relazione con i fratelli deve avere uno sguardo d’amore, che trasfigura la vita di noi cristiani e tradurre concretamente il comandamento che Gesù ci ha lasciato», ha affermato durante l’omelia riferendosi al Vangelo delle Beatitudini. Un’esortazione rivolta al cuore di ciascun partecipante, a ricordare, usando le parole di Martinez, che «la nostra è una storia d’amore; il cristianesimo è una storia d’amore oltre ogni ragionevole limite. E il RnS è un miracolo d’amore oltre ogni infedeltà e inadeguatezza umana».