Movimenti. Rinnovamento nello Spirito Santo: Giuseppe Contaldo è il nuovo presidente
Il passaggio di consegne da Salvatore Martinez a Giuseppe Contaldo
Giuseppe Contaldo è il nuovo presidente di Rinnovamento nello Spirito. È stato votato dall’Assemblea nazionale riunitosi a Sacrofano (Roma) dal 24 al 26 marzo per il rinnovo degli Organismi pastorali di servizio del livello nazionale secondo il nuovo Regolamento e lo Statuto, approvato definitivamente dal Consiglio permanente della Cei il 14 marzo 2002 e sottoposto a successive modifiche nel 2007 e poi nel 2019.
Contaldo subentra a Salvatore Martinez, alla guida del Movimento dal 1997. Nato a Pagani (Sa) il 6 luglio 1970, nel 1986 Contaldo riceve la preghiera di effusione. È componente della Consulta delle Aggregazioni laicali e del Forum regionale delle Famiglie della Campania. Segretario della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, nel 2021 è nominato notaio aggiunto del Tribunale per le cause dei Santi della stessa diocesi. È stato coordinatore diocesano della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno dal 2005 al 2010. Dal 2011 fino al 2014 è stato membro del Comitato regionale di Servizio della Campania e, dal 2015 a tutt’oggi, è coordinatore regionale della Campania.
Dirigente di risorse umane presso aziende di rilievo nazionale con un elevato numero di dipendenti (300/500), ricoprendo diversi incarichi di responsabilità sociali all’interno delle stesse. Consulente abilitato iscritto presso l’Ordine dei consulenti del lavoro di Salerno. Come coordinatore nazionale, votato dal Consiglio nazionale, è stato eletto Rosario Sollazzo, già membro del Comitato nazionale di Servizio uscente per l’Area Carismatica-Ministeriale.
Da sinistra Martinez, Contaldo, Sollazzo, Landi - Paolo Zunino (Rinnovamento nello Spirito)
“Cuore, mani e piedi: sono le tre dimensioni che in questo momento animano la mia chiamata all’incarico che mi attende. Cuore, ossia passione per Dio e per la Chiesa, e sacrificio nel servire i fratelli, come donazione di sé; mani, elevate al Cielo in segno di preghiera continua, di lode e vittoria del Signore; piedi, come passo missionario per annunciare il Vangelo. In tutto ciò – ha detto Contaldo -, nasce un dinamismo che crea il corpo, a rappresentare ciascuno di noi a servizio del Regno di Dio in una armonia comunionale e sinodale, così come più volte è stato richiamato dal Santo Padre, specialmente in questo tempo particolarmente straordinario del Sinodo universale”.