Giubileo. Il Rinnovamento nello Spirito festeggia 50 anni di presenza in Italia
Il saluto di Martinez al termine della Messa presieduta dal cardinale Rylko
Il Rinnovamento nello Spirito (RnS) festeggia i suoi primi 50 anni di presenza in Italia. E inaugura questo giubileo d’oro con una Messa nella solenne cornice della Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Nel segno della Vergine, «la prima e la più grande carismatica della storia», come disse san Giovanni Paolo II.
La liturgia è presieduta dal cardinale arciprete Stanislaw Rylko che rivolgendosi al «carissimo amico» Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS, unisce con gioia al rendimento di grazie per il «generoso servizio» prestato alla «missione della Chiesa in Italia e nel mondo» in questo mezzo secolo.
All’inizio del rito viene letto il decreto della Penitenzieria apostolica con cui su mandato del Papa viene concessa l’indulgenza plenaria per tutto l’anno giubilare. Nell’omelia il cardinale Rylko ricorda che il RnS è stato «una potente e feconda corrente di grazia della Chiesa post-conciliare». E oggi, dopo 50 anni, è «un enorme popolo e un’importante forza missionaria a servizio della Chiesa».
«Come non restare stupiti – sottolinea il porporato – dinanzi alla quantità e qualità dei frutti che ha generato nella vita dei cristiani e delle comunità cristiane». Infatti «sono tante le persone che, grazie al Rinnovamento, hanno incontrato Cristo e hanno trovato la fede, oppure sono ritornate alla Chiesa e alla pratica dei sacramenti dopo lunghi anni». Sono tante «le persone che da un cristianesimo puramente anagrafico, sono passate a un cristianesimo “adulto”, convinto e impegnato».
E poi: «Quanti frutti di autentica santità di vita! Quanti matrimoni e quante famiglie ricostruite nella fedeltà all’amore reciproco! Quante vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata! Quanta fantasia missionaria nella ricerca di vie sempre nuove dell’annuncio e della testimonianza cristiana in un mondo che in modo sempre più radicale rifiuta Dio! Quanto coraggio nel dire al mondo che essere cristiani è bello e che vale la pena esserlo!».
Il cardinale Rylko mette in guardia dal «vero pericolo» costituito da quella che papa Francesco chiama la «stanchezza cattiva», quella stanchezza «paralizzante che estingue la capacità di desiderare cose grandi, impedisce di volare verso le alte vette della santità e ci rinchiude nella mediocrità».
Ecco quindi che questo Giubileo è «un richiamo» per tutti i membri del RnS «a riscoprire con rinnovato stupore ed entusiasmo l’affascinante bellezza di questa straordinaria "corrente di grazia", che ormai da 50 anni anima la vostra vita e la vita della Chiesa...». Ritornando «alla sorgente dalla quale il Rinnovamento è nato». Al Cenacolo, alla Pentecoste con gli apostoli riuniti intorno a Maria.
Al termine della Messa i ringraziamenti di Martinez. Il presidente nazionale ricorda come la celebrazione apre anche la 45ª Conferenza nazionale animatori con 12mila membri del RnS che da oggi sono riuniti, contemporaneamente e con il medesimo programma, in 133 luoghi diocesani e interdiocesani, collegati in diretta via streaming con Fiuggi dove sono raccolti 800 partecipanti in presenza.
Per Martinez il giubileo indica un «tempo di gioia», perché «sia davvero tempo di Rinnovamento, in un mondo triste, in cui molteplici crisi, in ultimo la pandemia, stanno alterando il senso dell’esistere e delle relazioni, soprattutto nelle case, dove aumentano depressioni e violenze».
E in questo tempo forte, rimarca, «vogliamo ancora essere fedeli alle ispirazioni dello Spirito e tornare alle sorgenti della nostra gioia, cioè al dono dell’effusione dello Spirito, al battesimo nello Spirito Santo a cui papa Francesco con grande forza ci richiama».
«La vicinanza spirituale del Pontefice ci conforta e ci spinge», sottolinea Martinez, ricordando come allo Stadio Olimpico nel 2014 e in piazza San Pietro nel 2015 Francesco «ha ribadito il nostro programma di vita nuova: diffondere la grazia del battesimo nello Spirito; un’evangelizzazione carismatica fondata sulla Parola; l’ecumenismo spirituale come grazia di riconciliazione per l’unità; il servizio ai poveri e agli impoveriti che incrociamo nel nostro cammino e che riceviamo nelle nostre Comunità». «Quattro pilastri – conferma Martinez – sui quali il RnS è costruito e sui quali dobbiamo ancora, profeticamente, costruire».