Il documento sulla Gmg. «Rendere i giovani protagonisti per dare un futuro alla Chiesa»
Giovani pellegrini alla Gmg di Panama del 2019
È il ritratto di una Chiesa adulta e capace di «camminare con i giovani, accoglierli e ascoltarli con pazienza, annunciando loro la Parola di Dio con affetto ed energia» quello che tratteggiano gli «Orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari». Il documento firmato dal cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, è un testo ricco di spunti che tira le fila del lungo cammino delle Giornate della gioventù, traguardandolo con l'orizzonte offerto dal Sinodo dei giovani del 2018 e con la decisione di papa Francesco di spostare la celebrazione delle Giornate mondiali della gioventù dalla Domenica delle Palme alla solennità di Cristo Re, l'ultima domenica dell'anno liturgico. Le parole chiave dell'intero documento sono essenzialmente due: cammino e protagonismo. Entrambe sono dimensioni fondamentali portate in primo piano dall’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi di tre anni fa e divenute pilastri fondamentali dell’esortazione apostolica postsinodale di papa Francesco «Christus vivit».
Sette i capitoli che compongono gli Orientamenti pastorali: il primo ricorda la storia e l’importanza delle Giornate mondiali della gioventù per gli ultimi Pontefici, dal loro ideatore Giovanni Paolo II a Benedetto XVI e Francesco.
Il secondo si sofferma sulle «Gmg nelle Chiese particolari», mentre il terzo è dedicato al tema «La celebrazione della Gmg a livello locale nella Solennità di Cristo Re».
Nel quarto capitolo si parla dei «Punti cardine della Gmg» e mette in luce alcuni aspetti fondamentali di questa esperienza, che hanno sempre accompagnato i giovani partecipanti. Nei sei paragrafi gli Orientamenti auspicano che la Giornata dei giovani sia «una festa della fede, un’esperienza di Chiesa, un’esperienza missionaria, un’occasione di discernimento vocazionale e una chiamata alla santità, un’esperienza di pellegrinaggio e, infine, un’esperienza di fraternità universale».
Il quinto capitolo riflette sul protagonismo giovanile e il sesto ricorda l’importanza del Messaggio annuale del Papa per la Gmg.
Nell’ultimo capitolo, il settimo, infine, il documento ricorda che «investire sui giovani significa investire nel futuro della Chiesa, significa promuovere le vocazioni, significa avviare in modo efficace la preparazione remota delle famiglie di domani. È, pertanto, un compito vitale per ogni Chiesa locale, non semplicemente un’attività che si aggiunge alle altre».