Alla Basilica di Castelnuovo. Don Bosco, la reliquia rubata torna a casa
Don Giovanni Bosco è ritornato tra i suoi colli. Questa mattina in coincidenza con il 202° anniversario della sua nascita, la reliquia del santo dei giovani è stata riportata nella Basilica di Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti. L’urna contenente un frammento del cervello del santo dei giovani era custodita dietro l’altare della parte inferiore del tempio ed era stata trafugata nella serata del 2 giugno scorso. L’autore del furto aveva agito nella convinzione che il reliquiario fosse d’oro massiccio e fosse quindi possibile rivenderlo.
Il furto aveva destato scalpore in tutto il mondo salesiano e specialmente nell’arcidiocesi di Torino dove la domenica successiva l’arcivescovo Cesare Nosiglia aveva invitato tutte le comunità a recitare una preghiera speciale per la restituzione della reliquia. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Villanova d’Asti hanno portato al ritrovamento della reliquia nell’abitazione di un pregiudicato a Pinerolo. Gli investigatori sono arrivati a lui analizzando le impronte digitali sul luogo del furto. L’ampolla ritrovata era perfettamente conservata (con intatti i sigilli della Congregazione salesiana).
La reliquia è stata riportata nella Basilica dai due carabinieri che l’avevano recuperata. Ad accoglierla c’era il rettor maggiore dei salesiani, don Angel Fernandez Artime, accanto a numerosi confratelli tra cui il già segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Assieme alle autorità civili erano presenti il generale dei carabinieri Riccardo Amato, comandante interregionale di Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, e il comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, generale Mariano Mossa. Tra le centinaia di fedeli anche 250 giovani del Movimento giovanile salesiano che dall’11 agosto a ieri hanno partecipato al confronto europeo 2017.
«Oggi don Bosco, il festeggiato, – ha introdotto don Ezio Orsini, rettore della Basilica – ci fa il regalo del suo ritorno tra noi, nel giorno del suo compleanno». Ringraziando l’Arma dei carabinieri e le autorità per il loro prezioso aiuto nel ritrovamento, il rettor maggiore ha ricordato come «la reliquia sia di nuovo nel luogo dove don Bosco è nato, la cascina Biglione, (dove ora sorge la Basilica, ndr)». Nei giorni dopo il furto migliaia di persone avevano fatto sentire la propria vicinanza alla Congregazione salesiana anche con la preghiera. Esprimendo la propria riconoscenza, don Artime ha ricordato che «la casa di don Bosco è oggi in tanti oratori e periferie di tutto il mondo. In questo momento ciascuno di noi è chiamato a portarlo e farlo conoscere a tutti i giovani del mondo».