Incidente in Africa. Reggio Emilia piange 5 operatori della missione in Madagascar
Il dottore Martin Raoelina Randriatiana, direttore della struttura medica sostenuta dalla Chiesa di Reggio Emila-Guastalla, morto nell'incidente
Stavano rientrando martedì scorso da un pellegrinaggio a Vohipeno, nel Madagascar orientale, verso i territori delle diocesi di Farafangana e Fianarantsoa, dove la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla, anche tramite la congregazione mariana delle case della carità, ha una presenza missionaria ultradecennale, a cui si è affiancata in anni recenti un’attiva collaborazione con l’arcidiocesi di Modena-Nonantola e la diocesi di Carpi. Nove i passeggeri, tutti malgasci, che viaggiavano sul veicolo che è uscito di strada schiantandosi contro un albero. Drammatico il bilancio: cinque di loro hanno perso la vita nel tragico impatto.
Si tratta di Martin Raoelina Randriatiana, direttore dell’ospedale “Don Mario Prandi” gestito dalla Fondation Médicale d’Ampasimanjeva, della moglie dottoressa Nivo, e di tre consacrati della congregazione mariana delle case della carità. Si tratta di padre Didier Razafinjatovo, che il 23 gennaio avrebbe dovuto rientrare in Italia, a Fontanaluccia, suor Justine Lalao e suor Marie Louise. Nell’incidente sono rimasti seriamente feriti i novizi dei Fratelli della Carità Fidson ed Herschel e anche suor Marie Odette, carmelitana minore della carità, mentre la consorella Hary Berthine, è rimasta ferita in modo meno grave.
I funerali delle cinque vittime saranno celebrati oggi , a partire dalla chiesa di Tanambao a Manakara, dove una folla vestita a lutto ha accolto le cinque salme. Da qui il corteo funebre proseguirà con i feretri di padre Didier, suor Justine e suor Marie Louise alla volta di Fianarantsoa, mentre per la coppia di medici le esequie e la sepoltura saranno celebrate nella capitale Antananarivo. A nome di tutta l‘arcidiocesi reggianoguastallese così si è espresso l’arcivescovo Giacomo Morandi: « Ringrazio il Signore per il dono di padre Didier che ho avuto occasione di conoscere personalmente nel mio viaggio pastorale nella missione in Albania lo scorso settembre. La sua è stata una presenza discreta e vivace e mi ha aiutato a conoscere il cuore malgascio della famiglia delle case della carità. Ringrazio inoltre il Signore per averci donato il dottor Martin e sua moglie, la dottoressa Nivo, perché attraverso la loro premura e attenzione hanno aiutato l’ospedale di Ampasimanjeva a crescere nella cura delle persone e nell’aiuto concreto e generoso a tanti bisognosi. Infine, ringrazio e prego il Signore per le due nostre care sorelle Justine e Marie Louise, che con la loro vocazione hanno scelto di servire e amare gli ultimi nella consapevolezza di amare e servire Cristo stesso».
L’arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla Morandi celebrerà una Messa di suffragio giovedì 5 gennaio alle 16 nella Cattedrale di Reggio Emilia. Il dottor Randriatiana era venuto a Reggio Emilia all’inizio di novembre per illustrare il progetto diocesano “Ero malato…” a favore proprio dell’ospedale di Amapsimanjeva. « In lui – sono ancora parole dell’arcivescovo Morandi - ho intravisto il grande desiderio di incrementare e sviluppare la sanità malgascia per il bene di tutto il paese».