Giornata di preghiera e riflessione. 8 febbraio, no alla tratta degli esseri umani
L'8 febbraio si celebrerà la Prima giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone sul tema: "Accendi una luce contro la tratta". Stamani in Vaticano è stata presentata l'iniziativa, promossa dalle Unioni internazionali femminili e maschili dei Superiori/e Generali (Uisg e Usg), e patrocinata dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. All'incontro erano presenti il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti; il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace; suor Carmen Sammut, Msola, presidente dell’Unione internazionale delle Superiore generali (Uisg), in rappresentanza anche dell’Unione dei Superiori Generali (Usg); Suor Gabriella Bottani, Smc, Coordinatrice di Talitha Kum. Inoltre hanno portato la loro testimonianza suor Valeria Gandini, Smc, di Palermo, e suor Imelda Poole, Ibvm, Coordinatrice della Rete europea di Talitha Kum, Albania. «Con la celebrazione della giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone non iniziamo qualche cosa di nuovo, sarebbe arroganza in quanto tanto è stato già fatto - spiega suor Gabriella Bottani -. Non è nemmeno una data proposta per concludere un percorso, perché siamo ancora lontani dallo sradicare la tratta di persone. La Giornata di preghiera e riflessione proposta dalle Unioni dei Superiori e delle Superiore Generali è una tappa importante del nostro cammino, per rinnovare le forze e continuare insieme nel nostro impegno a servizio del Regno di Dio, annunciatoci da Gesù Cristo». Per la giornata è stata scelta la data dell'8 febbraio, festa di santa Bakhita, perché questa santa nel suo percorso di vita è passata dalla schiavitù, dalla soferenza della tratta, alla libertà. «Abbiamo quindi una donna consacrata come amica in questo cammino e questo ci ricorda l’importanza dell’essere e agire in Dio, anche nel costrastare la tratta di persone», ha sottolineato suor Bottani. In sintesi la giornata può essere riassunta così: Pregare e Riflettere per: - vedere meglio il cammino da percorre insieme, - rischiarare il buio causato da tutto ciò che sfrutta la vita per fini di lucro, - ridare speranza a chi vivie il dramma della tratta, perché scopre di non essere solo, - trasformare mente e cuore, rompendo la crosta di superficialità e indifferenza che ci impedisce di riconoscere l’altra persona come fratello e sorella - ritrovare la forza di un’azione collettiva, - riconoscere e rimuovere le cause che sostengono la tratta di persone in tutte le sue modalità - sostenere il nostro impegno a favore della libertà e della dignità della persona, - vivere la mistica e la profezia dell’azione di Dio nella storia. Nella realtà odierna del mondo globalizzato la mercificazione e lo sfruttamento della vita, ormai quotidiani, ci accecano a tal punto da impedirci di riconoscere l’altra persona non come fonte di lucro, ma fratello e sorella. Luce e Tenebre sono un simbolo semplice e comprensibile: "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre"(Gv. 1,4-5a) leggiamo nel Prologo del Vangelo di Giovanni. Attivati contro la tratta degli essere umani Clicca sul sito "Una luce contro il traffico degli uomini"