Il progetto. Con "Peter is Here" la basilica di San Pietro si conosce giocando
Immergersi nella bellezza della basilica di San Pietro, scoprendone la storia e le curiosità, magari cimentandosi anche in un’esperienza interattiva di restauro. Sono solo alcune delle possibilità attraverso cui i ragazzi di tutto il mondo potranno conoscere la basilica vaticana con l’utilizzo del gioco e della intelligenza artificiale. E questo grazie a “Peter Is Here”, una nuova esperienza di apprendimento interattivo all’interno della piattaforma Minecraft Education, in collaborazione con La basilica di San Pietro, Città del Vaticano e Microsoft. Capitalizzando l’esperienza del progetto presentato a novembre “La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience”, Peter Is Here invita gli studenti a esplorare la storia della basilica attraverso gli avvenimenti chiave, «combinando innovazione e tradizione a vantaggio degli studenti», le parole con cui ha aperto la conferenza stampa di presentazione ieri a Roma Padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio comitato per la Giornata mondiale dei bambini, che lancia l’idea che questo «possa essere il gioco ufficiale per la seconda Giornata mondiale dei bambini nel settembre 2026».
Avvicinare la tecnologia alla persona, in più imparando mentre ci si diverte, «armando i cuori di fraternità e bellezza si può, sotto il patrocinio di San Giuseppe, lui che è stato l’educatore per eccellenza». Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e presidente della Fabbrica di San Pietro vede in «bellezza, creatività e fraternità» le tre parole chiave del progetto, che consente «con il gioco di avvicinarsi gli uni agli altri, avvicinandosi in questo modo anche a Dio». Ma anche unendo virtualmente tutti i ragazzi del mondo alla cultura, aggiunge in un messaggio video Brad Smith, vice chairman e presidente di Microsoft, secondo cui si è riusciti «a consegnare la cultura, la religione e il patrimonio di questa meravigliosa istituzione nelle mani dei bambini di ogni paese del mondo».
Peter is Here è disponibile per tutti gli utenti con licenza nella library di lezioni di Minecraft Education. Studenti e insegnanti possono accedere infatti gratuitamente a una versione prova di Minecraft Education scaricando l’applicazione e accedendo con il proprio account Office 365 o Microsoft 365 Education. «Il gioco può essere un potente strumento educativo – conferma monsignor Carlo Maria Polvani, segretario del dicastero per la Cultura e l’Educazione – perché attraverso l’aspetto ludico diventa uno strumento di cultura che permetterà a tutti gli studenti del mondo di conoscere uno dei luoghi maggiormente carico di storia».
Le scuole cattoliche di tutto il mondo (attraverso Fidae) e le scuole in tutta Italia saranno tra le prime a integrare l’esperienza di Minecraft Education nei loro programmi scolastici. A confermarlo Mauro Antonelli, capo della segreteria Tecnica del ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha parlato di «connubio vincente tra il gaming, spesso visto con accezzione negativa e alienante, e la cultura. Tanto che per la sua inclusività e trasversalità stiamo pensando ad un modo per inserirlo nel Giubileo del mondo educativo a novembre». Ad entrare nel dettaglio del videogioco Allison Matthews responsabile di Mincraft Education di Microsoft, spiegando come il giocatore avvicinandosi ad ogni angolo della basilica avrà molte possibilità di conoscenza e definendo “Peter is Here” come «esperienza di preservazione culturale».