Dopo la
quarta e
ultima audizione del cardinale George Pell di fronte alla Commisione reale sugli abusi sessuali sui minori, si è tenuto un incontro presso la
Pontificia università Gregoriana tra il gesuita tedesco Hans Zollner, membro residenziale della Pontificia Commissione per la tutela dei minori (ossia la prevenzione della pedofilia) e tre vittime di abusi sessuali, presenti in questi giorni a Roma per assistere alle audizioni in video-collegamento che il cardinale George Pell.
Ballarat Survivors Group: la voce delle vittime di abusi David Ridsdale - portavoce delle
vittime del
Ballarat Survivors Group, abusato dallo zio prete, Gerald Ridsdale, accusato di numerosi casi abusi sessuali su minori e frequentemente citato durante le audizioni di questi giorni - ha voluto commentare il positivo e aperto dialogo avuto alla Gregoriana. «Abbiamo avuto un dialogo estremamente positivo». «Le nostre posizioni sono state ricevute molto bene, abbiamo ricevuto informazioni» sui «passi avanti» compiuti dalla commissione guidata dal cardinale arcivescovo di Boston Sean O'Malley.
David Risdale a nome di tutti i sopravvissuti ha voluto fare anche una dichiarazione: "Grazie per la vostra pazienza e il vostro sostegno. Abbiamo avuto un
incontro estremamente toccante con il cardinale Pell. Siamo in rappresentanza della gente di Ballarat. Il cardinale Pell ha accettato di fare una dichiarazione pubblica. Un'altra cosa: stiamo ancora aspettando ma è allo studio una eventuale visita dal Papa. Saremmo felici se succedesse".
La dichiarazione pubblica del cardinale Pell dopo l'incontro con le vittime "Anche un suicidio è troppo". Lo ha sostenuto il
cardinale Geroge Pell, Prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia, con una dichiarazione letta a conclusione di un incontro di 2 ore con il gruppo di vittime di abusi sessuali. "Ho incontrato i sopravvissuti e i loro sostenitori ed ho ascoltato la loro sofferenza, è stata dura", ha detto il porporato leggendo un testo. Il porporato ha assicurato il proprio impegno a "continuare a cooperare con i sopravvissuti" agli abusi dei preti pedofili "per migliorare la situazione". Sarebbe "meraviglioso", ha affermato Pell, se la città di Ballarat, dove sono avvenuti molti degli abusi trattati dalla commissione, divenisse un esempio di sostegno a coloro che sono stati colpiti dalla "piaga" degli abusi.
Che cosa ha detto il cardinale George Pell nella quarta audizione tenutasi il 2 marzo?Il
cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia, ha concluso la
quarta e ultima
audizione nella serata del 2 marzo davanti davanti alla Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse ("Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli Abusi sessuali sui Minori"), in video-collegamento dall'albergo
Quirinale di Roma.
Le
audizioni sono state
4 e sono durate in tutto oltre 18 ore.
Ridsdale, Dowlan, Searson, Ryan, Day: tutti uomini di Chiesa, colpevoli di abusi sessuali su minorenni nel ventennio 1960-80. Tutti riuniti nella diocesi di Ballarat, città australiana dove la sola congregazione dei ‘Fratelli cristiani’, che controllava diversi istituti scolastici, è stata chiamata a rispondere di ben 850 crimini, con 281 religiosi implicati, sborsando circa 37 milioni in risarcimenti.
A Ballarat 47 persone, vittime di abusi, hanno preferito togliersi la vita piuttosto che vivere col peso dell’orrore subìto.
Come riportato da
Zenit, alla domanda come sia stato possibile tutto questo. Perché un così alto tasso di crimini tutti in uno stesso luogo? Perché tutti questi sacerdoti pedofili nella stessa diocesi?
Il cardinale George Pell ha risposto: “Penso sia stata una coincidenza … disastrosa”.
Nel corso della
quarta e ultima
audizione il cardinale Pell ha inoltre riconosciuto che gli era stato detto che almeno un prete si fosse "comportato male" con alcuni bambini in una scuola australiana dei Christian Brothers nello Stato di Victoria.
Uno studente dei Christian Brothers, ha riferito Pell, accennò con lui degli abusi subiti da Dowlan "ha menzionato la cosa casualmente in una conversazione, non mi ha mai chiesto di fare alcunché", ha detto Pell. Anni dopo il religioso è stato condannato per avere abusato di una ventina di scolari. Il presidente della commissione, Peter McClellan, ha chiesto al porporato se egli non avrebbe dovuto denunciare il fatto. "Con l'esperienza di quarant'anno dopo, sono certamente d'accordo che avrei dovuto fare di più", ha risposto Pell. "Non ho fatto nulla. Alla fine ho indagato la cosa con il cappellano della scuola", aggiungendo: "Non avevo idea che i Christian Brothers stessero insabbiando in quel modo che ora è evidente".
Stando a quanto riportato dall'agenzia
Reuters il
cardinale George Pell ha negato che, quando era vescovo negli anni '90, abbia provato a comprare il silenzio di una vittima e che abbia ignorato denunce o fosse stato complice del trasferimento di un prete pedofilo. "È non plausibile che io abbia provato a compararlo per una serie di ragioni", ha detto: "è implausibile perché ero un vescovo ausiliare e non avevo accesso a denaro né a risorse significative. Non è plausibile perché, certamente, il tentativo di comprare qualcuno è reato".