Parrocchie in gara. Il concorso per i migliori progetti sociali: ecco come partecipare
ra i requisiti per la partecipazione anche l’organizzazione di un incontro sul tema del sostegno economico alla Chiesa e le ricadute di bene della firma dell’8xmille. Il 30 giugno ci sarà la proclamazione dei nuovi vincitori L’immagine utilizzata per il bando 2019 dell’iniziativa
Cresce nelle parrocchie italiane la testimonianza di sacerdoti e fedeli in difesa degli ultimi. E la Cei mette in luce i migliori 10 progetti sociali, con contributi fino a 15mila euro. Torna da domani l’8ª edizione del concorso “Tuttixtutti”. Il titolo per il 2019 è “Chi partecipa fa vincere gli altri”. Parroci e collaboratori avranno tempo fino al prossimo 31 maggio per candidare gli interventi di solidarietà (sul sito www.tuttixtutti.it).
Nel bando è richiesto anche di organizzare un incontro formativo sul tema del sostegno economico alla Chiesa (i dettagli su www.sovvenire.it/incontriformativi), spiegando ai fedeli da dove vengono i fondi e come ognuno sia chiamato alla corresponsabilità economica, con la firma 8xmille e le offerte per i sacerdoti. Un circolo di risorse mirate alla condivisione. Il 30 giugno prossimo la proclamazione dei vincitori. Intanto il passaparola corre anche sui social media (facebook. com/CeiTuttixTutti e twitter. com/CeiTuttixTutti).
«È una grande opportunità per le parrocchie, che possono vedersi riconosciuti contributi rilevanti per iniziative solidali – spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Cei – in otto anni abbiamo contribuito a realizzarne molte, creando oratori di qualità e posti di lavoro. Ci hanno col- pito le risposte mirate, a difesa del popolo di Dio, da parte delle comunità che hanno aderito al bando».
È un’istantanea della “Chiesa in uscita” la lista dei premiati dell’edizione 2018.
Prima classificata è stata la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, a Catania, affidata a padre Alfio Carciola, per l’accoglienza alle famiglie in difficoltà. Poi il “Multiservice solidale” ideato da don Mario Amadeo e dai fedeli del Sacro Cuore, a Pesaro (12mila euro), con l’acquisto di attrezzature da lavoro che ha dato vita a diversi impieghi, dal giardiniere all’imbianchino; e Santa Maria della Fiducia, a Roma, con 10mila euro per la “Casa della Misericordia”, presidio con cibo, abiti, farmaci e sportello lavoro, in zona Casilina dove – spiegava il parroco, don Gerardo Di Paolo – il 30% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà (meno di 9.500 euro l’anno). Quarti con 8mila euro don Enzo Morcelli e il team della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Vertemate con Minoprio (Como), per il centro riparazione abiti e stireria, che ha assunto donne in difficoltà.
A Valderice ( Trapani) 6mila euro per “Giochi senza sbarre” firmato da don Francesco Pirrera e dalla comunità di Cristo Re: due ludoteche per i figli dei detenuti in visita al carcere Cerulli di Trapani. A seguire il progetto di don Alberto Beretta e fedeli di San Pietro Martire, a Cinisello Balsamo (Milano): 5mila euro all’oratorio di strada per chi cresce nei complessi residenziali del quartiere Crocetta. Riconosciuti 4mila euro alla parrocchia Santa Marina Vergine di Polistena (Reggio Calabria), affidata a don Pino De Masi per “Diamo vita ai giorni”, un furgoncinotaxi sociale che spezza l’isolamento di anziani e disabili accompagnandoli al centro parrocchiale “Padre Puglisi”.
Quindi la parrocchia Cristo Re di Grosseto: 3mila euro per il suo “Orto bio al di là delle sbarre”, dove reinserire gli ex detenuti del carcere di Massa Marittima. Nona la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Grottaferrata (Roma): al gruppo di don Franco Cirulli 2mila euro per i corsi di informatica e robotica. Infine San Nicola di Bari, a San Pietro a Maida (Catanzaro) con mille euro per il “Lab-Oratorio solidale”: cucina e orto dove, con i terapisti, giocano e imparano insieme bambini disabili e normodotati.