"È stato un piacere incontrare per la
prima volta Sua Santità. L'ho invitato in Terra Santa". Sono
le prime parole pronunciate dal presidente palestinese Abu
Mazen dopo l'incontro di 25 minuti con Papa Francesco. Il
leader palestinese le ha rivolte al "ministro degli esteri
vaticano", monsignor Dominique Maberti, con il quale ha avuto un
successivo colloquio.
Dopo il colloquio privato di 25 minuti, che ha avuto
questo tema al centro, il Pontefice ha donato al presidente
dell'Autorità Palestinese una penna che riproduce la colonna
del baldacchino berniniano dell'altare della Confessione in San
Pietro, pronunciando le parole: "Sicuramente lei deve firmare
molte cose". E Abu Mazen ha risposto: "Spero di firmare con
questa penna l'accordo di pace con Israele". E il Papa ha
voluto aggiungere: "Presto, presto!".
L'incontro privati tra papa Francesco e Abu
Mazen era stato preceduto da una stretta di mano e da alcune
parole che i giornalisti hanno potuto cogliere. "Ho grande
piacere di essere qui per la prima volta a parlare con lei, Sua
Santità", ha esordito il presidente. "Sono molto onorato e le
auguro di sentirsi a casa", ha risposto il Papa.
Francesco ha poi fatto una battuta al momento della
presentazione del seguito, quando Abu Mazen gli ha indicato il
ministro delle finanze e ridendo Bergoglio ha commentato: "lui
ha il potere". Al sindaco di Betlemme Vera Baboun il Pontefice
ha detto invece: "Credo che ci siamo visti in qualche
occasione". Da Abu Mazen il Papa ha ricevuto una ceramica con
una veduta di Betlemme "città della pace", un'acquaforte e una
Bibbia, "la prima stampata nello Stato Palestinese", gli ha
assicurato il successore di Arafat.