Papa Benedetto XVI ha esortato tutte le Chiese cristiane, cattoliche, protestanti e ortodosse a unire le forze in una "nuova, intensa, attività di evangelizzazione, non solo tra i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo, ma anche in quelli in cui il Cristianesimo si è diffuso e fa parte della loro storia". L'appello di Ratzinger è arrivato stasera, durante la cerimonia ecumenica dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le mura al termine della tradizionale settimana di preghiera per l'unità dei cristiani."Non mancano, purtroppo - ha osservato il Pontefice parlando di fronte ai rappresentanti delle altre chiese cristiani - questioni che ci separano gli uni dagli altri e che speriamo possano essere superate attraverso la preghiera e il dialogo, ma c'è un contenuto centrale del messaggio di Cristo che possiamo annunciare insieme". In cammino verso una "piena comunione", i cristiani - ha rimarcato il Papa - sono chiamati ad offrire una testimonianza comune di fronte alle sfide sempre più complesse del nostro tempo quali la secolarizzazione e l'indifferenza, il relativismo e l'edonismo, i delicati temi etici riguardanti il principio e la fine della vita, i limiti della scienza e della tecnologia, il dialogo con le altre tradizioni religiose"."Vi sono poi ulteriori campi - ha proseguito - nei quali dobbiamo fin da ora dare una comune testimonianza: la salvaguardia del creato, la promozione del bene comune e della pace, la difesa della centralità della persona umana, l'impegno per sconfiggere le miserie del nostro tempo, quali la fame, l'indigenza, l'analfabetismo, la non equa distribuzione dei beni".