"Recitiamo una preghiera a Maria
e una invocazione a San Giuseppe affinché proteggano la nostra famiglia e ci
aiutino a credere che vale la pena lottare per la
famiglia!".
E’ con queste parole che Papa Francesco ha chiuso ieri sera (era notte fonda in
Italia) il suo intervento alla
Festa e veglia di preghiera che precede la
giornata finale dell’VIII incontro mondiale delle Famiglie di Filadelfia.
Quello del pontefice è stato un discorso a braccio, improvvisato e della durata
di venti minuti,
interrotto ripetutamente dagli
applausi di una folla di migliaia e migliaia di fedeli rincuorati e
galvanizzati dalle sue parole. "La famiglia ha una carta di identità divina - ha aggiunto -. La carta di identità che ha
la
famiglia giel’ha data Dio, perché nel suo seno crescano
sempre più la
verità, l’amore e la
bellezza".
Il Papa ha anche ironizzato su
se stesso: "Padre, lei dice
questo perché è
scapolo" - per dire delle "croci" che nella famiglia ci sono sempre:
"Marito e moglie magari litigano. Volano i piatti. I
bambini hanno il mal di testa. E non parliamo della
suocera!".
"Però - ha proseguito – anche
nella famiglia dopo la Croce c’è la Risurrezione, perché il Figlio di Dio ci ha
aperto questo cammino. Perché la famiglia
è una fabbrica di
speranza, fabbrica di vita e fabbrica di
resurrezione".
Francesco ha in particolare invitato a prendere cura dei
bambini e degli anziani. "I bimbi e i giovani sono la
forza, il futuro, sono quelli in cui poniamo speranza;
gli anziani sono la memoria della famiglia, quelli che ci
hanno trasmesso la fede - ha ribadito -. Un popolo che non
sa curare i bambini, un popolo che non sa curare gli anziani
è
un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la
memoria per andare avanti"."Curiamo la famiglia, difendiamo la famiglia - ha quindi
incitato il Papa, tra gli applausi - perché lì si gioca il
nostro futuro!".
Quella di ieri sera a Philadelphia
è stata una vera festa con musica country, latina e l’esibizione di artisti del
livello come la regina del soul
Aretha Franklin o il tenore Andrea Bocelli. Una
festa impreziosita da numerose testimonianze di fede, compresa quella di Gianna
Emanuela Molla che ha letto una missiva di sua madre, Santa Gianna Beretta
Molla.
Il Pontefice - con a fianco gli