Il padre di famiglia deve
essere "presente" con i figli, con "vicinanza", "dolcezza" e
"fermezza", deve "correggere senza avvilire", ma anche "attendere
e perdonare". Così Papa Francesco all'udienza generale in aula
Paolo VI,
"Oggi - ha detto Jorge Mario Bergoglio - vorrei svolgere la
seconda parte della riflessione sulla figura del padre nella
famiglia.
La volta scorsa ho parlato del pericolo dei padriassenti, oggi voglio guardare piuttosto all'aspetto positivo".
"Ogni famiglia ha bisogno del padre", ha detto Papa Francesco,
che ha poi citato il discorso di un padre al figlio contenuto nel
libro biblico dei Proverbi. "Un padre - ha poi chiosato - sa
bene quanto costa trasmettere questa eredità: quanta vicinanza,
quanta dolcezza e quanta fermezza. Però, quale consolazione e
quale ricompensa si riceve, quando i figli rendono onore a questa
eredità! È una gioia che riscatta ogni fatica, che supera ogni
incomprensione e guarisce ogni ferita.
La prima necessità, dunque, è proprio questa: che il padre sia
presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per
condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia
vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si
impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati,
quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e
quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando
ritrovano la strada". "Padre presente, sempre. Dire presente - ha
aggiunto a braccio tra gli applausi - non è lo stesso dire
controllatore, perché i padri troppo
controllatori annullano i
figli. Il Vangelo - ha poi prosguito - ci parla dell'esemplarità
del Padre che sta nei cieli - il solo, dice Gesù, che può essere
chiamato veramente Padre buono. Tutti conoscono quella
straordinaria parabola chiamata del figlio prodigo, o meglio del
padre misericordioso, che si trova nel Vangelo di Luca. Quanta
dignità e quanta tenerezza nell'attesa di quel padre che sta
sulla porta di casa aspettando che il figlio ritorni! I padri -
ha ribadito a braccio il Papa - devono essere pazienti, tante
volte non c'è altra cosa da fare che aspettare: pregare e
aspettare, con dolcezza, magnanimità e misericordia. Un buon
padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo,
sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole,
arrendevole, sentimentale. Il padre che sa correggere senza
avvilire è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una
volta - ha aggiunto - ho sentito in una riunione di matrimonio
dire un papà: a volte devo picchiare un po' i figli, ma mai in
faccia per non avvilirli: che bello, ha senso della dignità!".
Al termine della catechesi Papa ha rivolto un
accorato "appello per l'Ucraina", dove "purtroppo la situazione sta
peggiorando e si aggrava la contrapposizione tra le partì".
Il santo Padre prega per le vittime, "tra cui moltissimi civili", chiede che
"cessi al più presto questa orribile violenza fratricida" e
rinnova "l'appello a ogni sforzo mondale per la ripresa
del dialogo". Il Papa ha poi salutato Lucia Annibali, l'avvocato di Pesaro sfregiata da sicari mandati dall'ex fidanzato. Divenuta oggi una
testimonial del coraggio delle donne che subiscono stalking e
altre violenze, ha potuto salutare Papa Francesco nell'Aula
Nervi.