Chiesa

UDIENZA DEL MERCOLEDI'. Il Papa sotto la pioggia «Prego per i figli perduti di Eritrea e Etiopia»

mercoledì 9 ottobre 2013
Sono tra i 60 e i 100mila, secondo i dati della Prefettura della Casa Pontificia, i fedeli presenti stamane all'udienza generale di papa Francesco in Piazza San Pietro, nonostante la pioggia. Il Pontefice ha fatto il consueto giro tra i fedeli, a bordo della "campagnola" scoperta, rifiutando però di ripararsi dalla pioggia con l'ombrello. Il Pontefice aveva la veste molto bagnata al termine del lungo giro sotto la pioggia. Prima di iniziare l'udienza sul sagrato di San Pietro si è asciugato il volto con un panno portatogli dai collaboratori. "Nella Chiesa non siamo tutti uguali e non dobbiamo essere tutti uguali: siamo diversi e ognuno porta il suo, quello che Dio gli ha dato". Papa Francesco ha sottolineato questo significato dell'aggettivo "cattolica" nell'Udienza Generale di oggi. "La Chiesa - ha scandito - non è solo all'ombra del nostro campanile". "La Chiesa - ha spiegato Bergoglio - è universale perché sparsa in tutto il mondo e annuncia a ognuno il Vangelo della salvezza, e non è gruppo di elite, non riguarda solo alcuni ma la totalità del genere umano". In proposito il Pontefice ha ricordato l'immagine della Chiesa come un'orchestra composta da tanti strumenti diversi, che suonano in armonia."Cari fedeli di lingua araba - ha scandito il Papa al termine dell'udienza -: un anno fa, il 10 ottobre 2012,papa Benedetto, dopo il suo viaggio in Libano e la consegna dell'esortazione apostolica "La Chiesa in Medio oriente, comunione e testimonianza", ha inserito la lingua araba all'udienza generale, come era stato chiesto anche dai padri sinodali, per esprimere a tutti i cristiani del Medio Oriente la vicinanza della Chiesa cattolica ai suoi figli orientali"."E oggi - ha proseguito - parlando dell'espressione 'credo nella Chiesa cattolica', vi chiedo di pregare per la pace nel Medio Oriente: in Siria, in Iraq, in Egitto, in Libano e in Terra Santa, dove è nato il Principe della Pace, Gesù Cristo". "Pregate - ha aggiunto il Pontefice - affinché la luce di Cristo arrivi a ogni cuore e in ogni luogo, fino ai confini della Terra. La benedizione del Signore sia sempre con voi!"."Con speciale affetto, saluto i vescovi della Chiesa di tradizione alessandrina di Etiopia ed Eritrea, ai quali sono particolarmente vicino nella preghiera e nel dolore per tanti figli della loro terra che hanno perso la vita nella tragedia di Lampedusa".