Papa Francesco ha completato oggi il
nuovo organigramma dei vertici delle finanze vaticane nominando
Reinhard il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e
Freising quale coordinatore del nuovo Consiglio dei 15
costituito con il
Motu proprio "Fidelis dispensator et prudens"
del 24 febbraio scorso. Dell'organismo - che non "sarà un mero
organismo consultivo" del nuovo superdicastero per l'Economia
affidato al cardinale australiano George Pell - fanno parte
otto cardinali e sette esperti laici. Solo due gli italiani: il
cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, e il professor
Francesco Vermiglio, docente dell'Università di Messina e
della Luiss, nonchè membro del board della Banca centrale di
Malta.Gli altri membri del nuovo "Consiglio per
l'Economia" sono i cardinali Juan Luis Cipriani Thorne,
arcivescovo di Lima, Daniel N. DiNardo, arcivescovo di
Galveston-Houston, Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban,
Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux, Norberto Rivera
Carrera, arcivescovo di Città del Messico, John Tong Hon,
vescovo di Hong Kong, e gli esperti laici Joseph F.X. Zahra,
già direttore della Banca Centrale di Malta, che assume
l'incarico di vice coordinatore del nuovo organismo,
Jean-Baptiste de Franssu, francese, chief executive officier of
Invesco e membro del comitato Invesco Worldwide managment, John
F. Kyle, canadese, vice presidente della compagnia petrolifera
Treasure of Imperial Oil Limited, Enrique Llano Cueto,
spagnolo, docente all'Università di Madrid, Jochen Messemer,
tedesco, responsabile internazionale del Versicherungsgruppe,
ed infine George Yeo, già ministro delle finanze di Singapore.Annunciando le loro nomine, il portavoce
della Santa Sede, padre Federico Lombardi ha precisato che gli
otto cardinali e sette esperti laici membri del Consiglio per
l'Economia saranno in carica per un quinquennio. Alle riunioni
dell'organismo - la prima delle quali è già fissata per il
prossimo maggio - parteciperanno anche i cardinali George Pell,
prefetto della Segreteria Economica, e Pietro Parolin,
segretario di Stato.
Lombardi ha anche sottolineato che il responsabile del
nuovo super dicastero, l'australiano Pell, e il coordinatore
del nuovo Consiglio dei 15, il tedesco Marx, sono membri del
Consiglio degli 8 cardinali che aiutano Francesco nel governo
della Chiesa Universale e sono impegnati attualmente nella
riforma della Curia Romana, mentre gli altri 7 cardinali del
nuovo Consiglio erano tutti nel precedente Consiglio per lo
studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa
Sede, che è da considerarsi decaduto e che era stato
coordinato dall'ex segretario di Stato Tarcisio Bertone.
"Le relazioni tra Consiglio e Segreteria per l'Economia
saranno definite dagli statuti, in ogni caso il Consiglio è
inteso come organo avente una propria autorità di indirizzo,
non un mero organo consultivo della Segreteria per l'Economia",
ha affermato Lombardi. Secondo il portavoce vaticano, "la
provenienza da diverse aree geografiche dei membri nominati nel
Consiglio riflette, come richiedeva il Motu proprio 'Fidelis
dispensator et prudens', l'universalità della Chiesa". "La
costituzione del Consiglio per l'Economia - ha detto ancora il
portavoce - è un passo chiave verso il consolidamento delle
attuali strutture gestionali della Santa Sede, al fine di
migliorare il coordinamento e la vigilanza circa le questioni
economico-amministrative".