Chiesa

Intrappolati per 2 mesi a San Josè. Il Papa ai minatori cileni: sanno cosa significa speranza

mercoledì 14 ottobre 2015
Dalla tragedia della miniera all'incontro con Francesco. In piazza San Pietro, per l’udienza generale di questo mercoledì, erano presenti anche i 33 minatori cileni sopravvissuti al crollo della miniera di San José in Cile nel 2010. Il Papa ha rivolto loro un saluto in spagnolo: “In modo speciale voglio salutare i 33 minatori cileni che sono rimasti intrappolati sotto terra per 70 giorni. Credo che qualcuno di loro potrebbe venire qui a raccontarci che cosa significa speranza. Grazie per avere speranza in Dio”. I minatori rimasero sotto terra, nel deserto dell’Atacama, a 700 metri di profondità, dal 5 agosto al 13 ottobre 2010. Il 22 agosto, grazie a un primo contatto, si seppe con certezza che i 33 erano vivi e che si trovavano in un rifugio con ossigeno e viveri. Scattò una lunga e difficile operazione di salvataggio che tenne il mondo col fiato sospeso per oltre due mesi. La miniera, di oro e rame, di proprietà della compagnia San Esteban, era stata già chiusa in passato: l'ultima volta, nel 2007, un incidente aveva causato la morte di un minatore. I minatori cileni sono a Roma per promuovere il film “I 33” che narra la loro storia. Il film, diretto dalla messicana Patricia Riggen, attori principali Antonio Banderas e Juliette Binoche, uscirà a novembre.