Chiesa

Pasqua. Il Papa: sconfiggere la fame, basta sprechi

lunedì 21 aprile 2014

"Sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici". È l'auspicio di papa Francesco nel messaggio pasquale Urbi et Orbi. "Proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono", ha aggiunto. - "Ti preghiamo, Gesù glorioso, fà cessare ogni guerra, ogni ostilità grande o piccola, antica o recente!", ha invocato papa Francesco, che oggi alle 12, in piazza San Pietro, reciterà la preghiera del Regina Coeli.Il Papa, oltre che per gli scontri in Centrafrica, ha fatto appello per la Siria, chiedendo "l'audacia di negoziare la pace", e per i negoziati tra Israeliani e Palestinesi. Ti preghiamo, Gesù glorioso, fà cessare ogni guerra, ogni ostilità grande o piccola, antica o recente!". È stata questa l'invocazione di pace di Papa Francesco nel messaggio letto dalla Loggia della Basilica di San Pietro prima della benedizione "Urbi et Orbi", rivolgendo il suo pensiero alla Siria, al Medio Oriente e all'Africa. "Consola - ha invocato inoltre davanti ad una folla immensa - quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perchè strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate".  "Ti supplichiamo in particolare - ha elencato - per la Siria, la amata Siria, perchè quanti soffrono le conseguenze del conflitto possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme, ma abbiano l'audacia di negoziare la pace, ormai da troppo tempo attesa!". "Ti domandiamo - ha continuato nella sua preghiera il Papa - di confortare le vittime delle violenze fratricide in Iraq e di sostenere le speranze suscitate dalla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi".Francesco ha poi pregato per l'Africa. "Ti imploriamo - ha detto ad alta voce rivolgendosi a Dio - che venga posta fine agli scontri nella Repubblica Centroafricana e che si fermino gli efferati attentati terroristici in alcune zone della Nigeria e le violenze in Sud Sudan". "Fà - ha aggiunto - che possiamo curare i fratelli colpiti dall'epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estrema". "Per tutti i popoli della Terra - ha poi concluso dopo aver citato anche il Venezuela e l'Ucraina - ti preghiamo, Signore: tu che hai vinto la morte, donaci la tua vita, donaci la tua pace!". (AGI)